Ciao, sono la dott.ssa Anna Peronato, biologa nutrizionista del team di Nutrizione Sana. Molte mie pazienti, in fase di anamnesi spesso mi chiedono se è possibile avere una dieta settimanale per poter organizzare cosi la loro lista della spesa rispettando il loro piano alimentare creato da me sulle loro esigenze che io chiamo “menù settimanale nutrizionista”. Per loro e per tutti voi, ho pensato di scrivere questo articolo dove andremo ad analizzare i cibi da assumere all’interno della dieta settimanale e come preparali, i vari modelli di dieta e di “menù settimanale nutrizionista” per la singola persona e per l’intera famiglia, con lo scopo di stilare una corretta lista della spesa e quindi avere all’interno della dispensa tutto ciò che ci serve.
Tabella dei Contenuti
Su cosa si basa il "menu settimanale nutrizionista"
Un regime alimentare corretto è fondamentale per il benessere del nostro corpo. Infatti, includere nella propria vita una dieta equilibrata e sana può aiutare a prevenire molte malattie. Ma come sapere quali sono i cibi da assumere all’interno della dieta settimanale e come prepararli? Quanti modelli alimentari di diete esistono? L’idea, è quella di seguire un “menù settimanale nutrizionista”, adatto ad ogni singola persona e ad ogni sua esigenza. In questo articolo, analizzeremo i diversi paini alimentari, i benefici di un menù settimanale nutrizionista e vi darò alcuni consigli su come scegliere i diversi abbinamenti con alcuni esempi di diete settimanale.
Cosa significa avere un regime alimentare corretto?
Per regime alimentare corretto si intende, avere la giusta combinazione di cibi e nutrienti che sono in grado di fornire al nostro organismo gli elementi necessari per il suo corretto funzionamento, mantenendo un equilibrio tra i nutrienti e limitando l’assunzione di alimenti poco salutari. Un “menù settimanale nutrizionista” corretto, deve includere al suo interno una varietà di cibi e nutrienti cosi da poter garantire un apporto sufficiente di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali. Inoltre, deve tener conto delle singole esigenze, cosi da poter essere personalizzato. Le esigenze possono essere il livello di attività fisica svolto da una persona, lo stato di salute, l’età e il sesso. Una dieta equilibrata e sana può aiutare a mantenere un giusto peso corporeo, prevenire malattie croniche e migliorare la salute in generale.
Che si stia seguendo un “menu settimanale nutrizionista” oppure no, consiglio sempre ai miei pazienti e conoscenti di dedicare il giusto tempo nella pianificazione dei pasti fatti in casa in modo da poter programmare gli acquisti ed avere sempre alimenti freschi e genuini a portata di mano. In questo modo sarà più semplice soddisfare le esigenze nutrizionali dei singoli componenti della famiglia con minor sforzo e meno sprechi.
I menù settimanali vengono spesso utilizzati nelle scuole, nelle aziende, negli ospedali e nei ristoranti per garantire una dieta sana e equilibrata. Adottare un menù settimanale nutrizionista consente di facilitare l’organizzazione, ridurre i costi delle materie prime e garantire una varietà di piatti gustosi e gourmet.
Regimi alimentari per definire il menu settimanale nutrizionista
In questo articolo, analizzeremo i diversi regimi alimentari più utilizzati dai biologi nutrizionisti. Approfondiremo i vantaggi e gli svantaggi di ciascuno, cosi da aiutarti ad avere una panoramica generale e comprendere perché il menù settimanale nutrizionista è il più adatto alle tue esigenze rispettando le tue preferenze alimentari.
Nota importante
Come avrai intuito per avere un regime alimentare corretto, affidati ad un nutrizionista specializzato: i vari esempi di menu settimanale nutrizionista che analizzeremo a seguire sono solamente a titolo esemplificativo e difficilmente si adatteranno al 100% alle tue specifiche esigenze. Solo un nutrizionista sarà in grado di accompagnarti e consigliarti al meglio nel tuo percorso e creare un menu settimanale che ti permetta di raggiungere correttamente i tuoi obiettivi.
Premesso questo, andremo ad analizzare i menu di questi diversi regimi alimentari che appartengono :
- menu settimanale dieta chetogenica
- menu settimanale dieta mediterranea
- menu settimanale dieta a zona
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Seguendo i nostri percorsi alimentari non avvertirai il senso di fame perché avrai a tua disposizione tutti i nutrienti di cui hai bisogno.
Mettiamo gratuitamente a tua disposizione centinaia di ricette gustose e salutari che potrai consultare anche quando avrai terminato il tuo percorso.
I nostri piani alimentari sono fortemente personalizzati per assecondare i tuoi gusti e potrai riscoprire il piacere di mangiare in modo sano e nutriente.
Le nostre prestazioni rientrano nel novero delle prestazioni sanitarie detraibili.
Menu settimanale dieta chetogenica
Le proporzioni dei macronutrienti nel menu settimanale dieta chetogenica possono variare leggermente a seconda dell’individuo e dei suoi obiettivi, ma solitamente sono le seguenti: Grassi: 70-80% delle calorie totali
- Proteine: 20-25% delle calorie totali
- Carboidrati: 5-10% delle calorie totali
Scarica alcuni esempi di dieta settimanale menu in formato PDF
Dieta chetogenica menu settimanale 21 giorni
Scarica il menu per le due settimane successive in formato PDF
La dieta chetogenica (o dieta keto) punta alla riduzione drastica di carboidrati e all’aumento dell’assunzione di grassi. In questo modo, si porta l’organismo in uno stato di chetosi. La chetosi, rappresenta uno stato metabolico, in cui il corpo utilizza i grassi come fonte principale di energia, invece di utilizzare i carboidrati. Questo, è un processo che l’organismo attua, quando non ha abbastanza carboidrati per produrre energia e quindi inizia a produrre chetoni a partire dai grassi. La dieta chetogenica inizialmente è stata utilizzata come terapia per curare l’epilessia, ma ad oggi è utilizzata anche come dieta per ridurre la perdita di peso e migliorare la salute metabolica. Nella dieta chetogenica, il “menù settimanale nutrizionista”, è strutturato in modo tale da prediligere l’assunzione di alimenti ad alto contenuto di grassi come carne, pesce, uova, formaggi, oli, avocado e noci e tende a limitare il contenuto di carboidrati come pane, pasta, cereali, frutta e zuccheri.
Questo regime alimentare dunque, aiuta a migliorare notevolmente la sensibilità all’insulina, ma allo stesso tempo richiede un’attenta gestione dell’apporto di nutrienti per evitare carenze di vitamine e di minerali. Inoltre, se il piano chetogenico strutturato è anche ipocalorico aiuta ad avere una perdita di peso molto veloce. Nella dieta chetogenica normalmente si ha un apporto calorico di gassi che rappresenta il 70-80% delle calorie totali, un apporto calorico di proteine pari al 20% delle calorie totali e un apporto calorico di carboidrati pari al 10% delle calorie totali. In termini di calorie, il tutto si traduce con 20-25 grammi di carboidrati al giorno, 1,2-1,7 grammi di proteine per kilogrammo di peso corporeo e il restante delle calorie proviene completamente dai grassi. Va sottolineato però che questo tipo di dieta non è adatta a tutti e va valutato assieme al professionista se è il regime nutrizionale più idoneo da seguire.
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Consigli utili per seguire un menu settimanale nutrizionista basato sulla dieta chetogenica
Per seguire un menù settimanale basato su una dieta chetogenica è utile osservare alcuni consigli:
Pianificare i pasti in anticipo: questo ti aiuterà a seguire la dieta chetogenica senza sfociare in “sgarri” .
Leggere le etichette degli alimenti: questo consiglio è molto utile in quanto, in molti alimenti confezionati ci sono fonti di carboidrati nascosti, quindi leggendo attentamente l’etichetta eviterai di consumare alimenti nei quali sono presenti carboidrati.
Prediligere i grassi sani: assicurati di consumare grassi sani come olio di oliva, olio di cocco, avocado, noci e semi e di evitare invece i grassi saturi e trans.
Mangiare cibi ricchi di fibre: la dieta chetogenica è normalmente priva di fibre, quindi prediligi cibi come verdure a foglia verde e altri cibi ricchi di fibre, che ti aiuteranno a prevenire la costipazione.
Bere molta acqua: bere molta acqua ti aiuterà a mantenere l’idratazione e ad evitare la disidratazione che può essere causata dalla dieta chetogenica.
Presta attenzione al quantitativo di proteine: un eccesso di proteine interrompere lo stato di chetosi. Quindi è importante consumare solo la quantità di proteine necessaria.
Fai attività fisica: l’esercizio fisico aiuta a migliorare notevolmente i livelli di insulina e aiuta mantenere la massa muscolare durante la dieta chetogenica.
Per avere un quadro più completo adesso andiamo ad esaminare i vantaggi e gli svantaggi di un “menù settimanale nutrizionista” basato su un dieta chetogenica
Vantaggi
- Perdita di peso: questo regime alimentare può aiutare ad un perdita di peso veloce senza sentire fame anche in casi di blocchi del peso
- Controllo della glicemia: è un piano alimentare per coloro che soffrono di diabete di tipo 2, in quanto aiuta a controllare i livelli di zucchero nel sangue
- Miglioramento della salute del cuore: La dieta chetogenica riduce i livelli di colesterolo LDL e aumenta i livelli di colesterolo HDL cosi da poter migliorare la salute del cuore.
- Miglioramento delle prestazioni mentali: La dieta chetogenica aiuta a migliorare le prestazioni mentali e la concentrazione, in particolare nei casi di epilessia e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Svantaggi
- Sintomi di “scarso apporto di carboidrati”: è possibile riscontrare sintomi come mal di testa, stanchezza, stitichezza, nausea, vertigini e irritabilità nella prima fase della dieta, questi sintomi sono dovuti ad uno scarso apporto di carboidrati.
- Difficoltà a seguire la dieta: La dieta chetogenica, può essere difficile da seguire a lungo termine a causa della limitazione dei carboidrati, poiché i carboidrati sono presenti in molti cibi
- Possibili carenze nutrizionali: è possibile avere una riduzione dell’apporto di vitamine, fibre e minerali poiché abbiamo si ha una bassa quantità di carboidrati.
- Effetti sulla funzione renale: La dieta chetogenica può aumentare lo stress sui reni, specialmente in persone che presentano una funzione renale compromessa.
- Effetti sulla salute intestinale: riducendo drasticamente i carboidrati, si può avere una ripercussione sulla salute del microbiota intestinale, che può avere un impatto sulla digestione e sulla salute generale.
Dieta settimanale: alimenti consentiti e non nel menù settimanale di una dieta chetogenica
L’immagine rappresenta gli alimenti consentiti e non nel menù settimanale di una dieta chetogenica.
Le proporzioni dei macronutrienti nel menu settimanale nutrizionista per la dieta mediterranea possono variare a seconda dell’individuo e dei suoi obiettivi, ma solitamente sono le seguenti:
- Grassi: 25-35% delle calorie totali
- Proteine: 10-20% delle calorie totali
- Carboidrati: 50-60% delle calorie totali
La dieta mediterranea rappresenta un regime alimentare equilibrato.
Lo scopo è quello di avere un dieta settimanale che tende a favorire uno stile di vita sano ed equilibrato. Questo tipo di dieta aiuta a prevenire le malattie croniche, come le malattie cardiovascolari, il diabete, alcuni tipi di cancro e l’obesità. La dieta mediterranea è caratterizzata da un menù settimanale dove abbiamo un alto consumo di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, pesce e frutta secca, e da un consumo moderato di carne, prodotti caseari e vino rosso.
Come è possibile notare, alla base della piramide alimentare, nello specifico caso di un menu settimanale nutrizionista per la dieta mediterranea, troviamo un alto consumo di alimenti vegetali come verdure, frutta, cereali integrali e legumi. Subito dopo gli alimenti vegetali, abbiamo un consumo moderato di pesce e frutti di mare, carni bianche, uova e latticini, infine troviamo il consumo limitato di carni rosse, dolci e bevande zuccherate.
In cima alla piramide si trova l’olio d’oliva, che rappresenta la fonte principale di grassi
La ripartizione calorica dei macronutrienti nella dieta mediterranea prevede una distribuzione equilibrata dei macronutrienti. In generale, la dieta mediterranea prevede un’assunzione di:
- 50-60% delle calorie sotto forma di carboidrati
- il 15-20% delle calorie sotto forma di proteine
- 25-35% delle calorie sotto forma di grassi.
Dieta mediterranea settimanale: con quale frequenza vengono consumati gli alimenti nel menù settimanale nutrizionista
Ora ti fornisco la frequenza con cui vengono consumati gli alimenti in un “menù settimanale nutrizionista” basato su una dieta mediterranea settimanale. Di seguito riportiamo le indicazioni relative agli alimenti che si trovano nella dieta mediterranea e di come questi vengono consumati settimanalmente.
Si consiglia di mangiare almeno 5 porzioni tra frutta e verdura. Entrambe gli alimenti sono presenti in tutti i pasti principali con una maggiore quantità di verdura rispetto alla frutta.
I cerali integrali come pasta, pane, riso e altri prodotti a base di cereali integrali, vengono consumati quotidianamente e si trovano alla base della piramide alimentare della dieta mediterranea.
I legumi, come ceci, fagioli, lenticchie e piselli, vengono consumati almeno 2-3 volte alla settimana.
Il pesce viene consumato almeno 2 volte alla settimana, prediligendo pesce azzurro come sardine, sgombro, acciughe e tonno.
Il consumo di carne rossa è limitato a 1-2 volte alla settimana ma è preferibile consumare la carne bianca come pollo, tacchino e coniglio
I prodotti caseari a basso contenuto di grassi, come yogurt e formaggi freschi, vengono consumati moderatamente, fino a 2 volte al giorno.
La frutta secca come noci, le mandorle e altri tipi di frutta secca vengono consumati quotidianamente, ma con una certa moderazione, a causa del loro alto contenuto calorico.
Vantaggi e svantaggi di un menu settimanale basato su una dieta settimanale mediterranea
Vantaggi
Riduzione del rischio malattie di cardiovascolari: la dieta mediterranea essendo una dieta ricca di grassi monoinsaturi aiuta a ridurre i livelli di colesterolo e prevenire l’insorgenza di malattie cardiache.
Migliore controllo del diabete: la dieta mediterranea è ricca di cereali integrali, frutta, verdura e legumi, che possono aiutare a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.
- Migliore salute mentale: la dieta mediterranea è ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e oli vegetali, che aiutano a ridurre il rischio di depressione e migliorare la salute mentale.
Migliore longevità: la dieta mediterranea è stata associata a una maggiore longevità e un minor rischio di morte prematura
- Varia e completa: essendo una dieta che comprende al suo interno una varietà di alimenti non limita le persone a soddisfare i gusti personali
Svantaggi
- Si può incorre in un eccesso di carboidrati e ad una carenza di proteine.
- utilizzo di farine raffinate a discapito di quelle biologiche o integrali di farro, riso o mais.
- scarsa considerazione degli oli da condimento.
Spesso è difficile orientarsi nella scelta di un nutrizionista o di un nutrizionista online perché molti professionisti della salute senza scrupoli promettono di farti raggiungere gli obiettivi proponendo delle pratiche prive di fondamenti scientifici oppure vendendo dei prodotti sostituivi di pasti che hanno il solo fine commerciale a discapito della salute di chi assume tali prodotti.
Non ti vendiamo prodotti sostitutivi dei pasti.
Non ti consigliamo diete da rotocalco prive di fondamenti scientifici.
Non effettuiamo programmi alimentari che sembrano promettere grandi risultati a discapito della salute e delle corrette abitudini alimentari.
Non applichiamo protocolli che, una volta terminato il percorso, puntano a causare il classico effetto yo-yo per farti ritornare subito dal nutrizionista.
Non ti offriamo la solita dieta.
Prima di tutto sarai accolto come persona e terremo sempre conto delle tue esigenze.
Troverai da noi comprensione e sostegno e, se lo ritieni necessario, potrai confrontarti con una psicologa del nostro team!
Se necessario uniremo le nostre competenze per offrirti un supporto d’eccellenza.
I nostri piani alimentari non sono faticosi da seguire.
I nostri percorsi ti insegneranno cosa funziona per te e durante le sedute ti spiegheremo come mantenere nel tempo i risultati raggiunti.
Le proporzioni dei macronutrienti nel menu settimanale per la dieta mediterranea possono variare a seconda dell’individuo e dei suoi obiettivi, ma solitamente sono le seguenti: Grassi: 30% delle calorie totali
- Proteine: 30% delle calorie totali
- Carboidrati: 40% delle calorie totali
La dieta a Zona è un regime alimentare che si basa sull’ idea di avere una corretta proporzione tra carboidrati, proteine e grassi. Una dieta settimanale, basata su questo regime alimentare, può aiutare a regolare gli ormoni, controllare l’appetito e promuovere la perdita di peso. Nella dieta a zona, si devono assumere in modo equilibrio carboidrati, proteine e grassi rispettando la regola del 40/30/30. Questo significa che il 40% delle calorie dovrebbe provenire dai carboidrati a basso indice glicemico, il 30% dalle proteine magre e il 30% dai grassi sani, come quelli presenti nell’olio d’oliva, nel pesce e nelle noci.
I principi fondamentali su cui si basa la dieta a zona sono i seguenti
Equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi: la dieta a zona si concentra sull’assunzione di cibi che contengono carboidrati a basso indice glicemico, proteine magre e grassi sani. La proporzione raccomandata di carboidrati, proteine e grassi è del 40%, 30% e 30% rispettivamente.
Controllo delle porzioni: nella dieta a zona si pone l’attenzione sulle porzioni poiché è importante per mantenere un equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi. Per questo motivo, la dieta utilizza il concetto di “blocchi”.
Frequenza dei pasti: nella dieta a zona sono previsti 3 pasti principali e 2 spuntini al giorno, per un totale di 5 pasti equilibrati. Questo fa si che si mantengano costanti i livello di zucchero nel sangue, evita la fame e riduce il rischio di abbuffate.
Cosa rappresentano i blocchi nella dieta a zona
I blocchi nella Dieta a Zona rappresentano una misura di come vengono ripartite le porzioni e permettono inoltre di calcolare l’apporto calorico tra carboidrati, proteine e grassi in ogni singolo pasto. In sostanza, un blocco nella Dieta a Zona rappresenta una porzione di cibo che contiene una quantità specifica di proteine, carboidrati e grassi sani.
In particolare, un blocco di proteine corrisponde a circa 7 grammi, un blocco di carboidrati corrisponde a circa 9 grammi e un blocco di grassi corrisponde a circa 1,5 grammi. Il numero di blocchi per ogni pasto dipende dal peso corporeo, dal livello di attività fisica e dal livello di obiettivo calorico della persona. Ad esempio, una Dieta a Zona di 3 blocchi, è composta da 3 blocchi di proteine, 3 blocchi di carboidrati e da 3 blocchi di grassi sani a ogni singolo pasto. Il calcolo dei blocchi aiuta a mantenere l’equilibrio tra i nutrienti e a controllare le porzioni dei cibo che si consumano, consentendo cosi di raggiungere obiettivi come la perdita di peso e mantenere allo stesso tempo uno stile di vita sano.
Dieta settimanale: vantaggi e svantaggi di un menù settimanale nutrizionista basato su una dieta a zona
Analizziamo i vantaggi e gli svantaggi di un menù settimanale basato su una dieta a zona.
Vantaggi
Promuove l’equilibrio nutrizionale: la Dieta a Zona mantiene un equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi, favorendo l’assunzione di cibi sani e nutrienti.
Favorisce la perdita di peso: la Dieta a Zona aiuta a perdere peso in quanto controlla le porzioni e l’equilibrio tra i nutrienti. Inoltre, la dieta promuove l’assunzione di carboidrati a basso indice glicemico, questo aiuta a mantenere costante il livello di zuccheri nel sangue e a evitare picchi insulinici che possono portare ad aumenti di peso.
Migliora la sensibilità all’insulina: la Dieta a Zona migliora la sensibilità all’insulina, aiutando il corpo a utilizzare meglio il glucosio e riducendo cosi il rischio di sviluppare diabete di tipo 2.
Riduce l’infiammazione: alcuni studi suggeriscono che la Dieta a Zona può ridurre l’infiammazione nel corpo, un fattore di rischio per molte malattie croniche.
Promuove uno stile di vita sano: la Dieta a Zona predilige l’assunzione di cibi sani, il controllo delle porzioni e in oltre incoraggiare l’attività fisica regolare.
Svantaggi
Complessità: la Dieta a Zona richiedendo il conteggio di blocchi di carboidrati, proteine e grassi per ogni pasto, il che può renderla complicata da seguire e richiedere un certo grado di pianificazione e preparazione dei pasti.
Costo: questo tipo di dieta richiedere l’acquisto di cibi specifici o integratori alimentari e questo può aumentare il costi dei pasti.
Difficoltà di adattamento: alcune persone potrebbero incontrare delle difficoltà nel fare una dieta a zona, soprattutto se non sono abituate a mangiare in modo equilibrato e se non sono interessate a pesare e a misurare i propri pasti.
Possibili carenze nutrizionali: alcune versioni della Dieta a Zona possono portare a carenze nutrizionali e quindi richiedere l’assunzione di integratori alimentari
Confronto tra le varie diete
Composizione nutrizionale, obiettivi principali e potenziali vantaggi
La Dieta a Zona
Composizione nutrizionale
equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi, con una proporzione di circa il 40% di carboidrati, il 30% di proteine e il 30% di grassi.
Obiettivi principali
mira a mantenere l’equilibrio tra carboidrati, proteine e grassi, migliorando cosi la sensibilità all’insulina e controllare il peso.
Potenziali vantaggi
promuovere l’equilibrio nutrizionale, il controllo del peso, migliorare la sensibilità all’insulina e ridurre l’infiammazione.
La Dieta Chetogenica
Composizione nutrizionale
carboidrati rappresentano il 5-10% delle calorie totali, grassi rappresentano il 70-80% delle calorie totali e le proteine rappresentano circa il 20%
Obiettivi principali
mira a indurre lo stato di chetosi, in cui il corpo brucia i grassi invece dei carboidrati per ottenere energia, migliorare la perdita di peso e ridurre il rischio di malattie metaboliche.
Potenziali vantaggi
migliora la perdita di peso, ridurre il rischio di malattie metaboliche, migliorare la sensibilità all’insulina e aumentare i livelli di energia.
La Dieta Mediterranea
Composizione nutrizionale
si basa su un alto consumo di cibi integrali, frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce, carne bianca, uova e olio d’oliva, con moderata assunzione di formaggi, yogurt e vino rosso, e bassa assunzione di carne rossa, cibi trasformati e dolci.
Obiettivi principali
promuovere la salute generale e previene le malattie croniche, attraverso il consumo di cibi integrali e nutrienti, l’assunzione di grassi sani, l’equilibrio tra i nutrienti e il consumo moderato di alcol.
Potenziali vantaggi
riduce il rischio di malattie croniche, migliorare la salute cardiaca e cerebrale, e promuovere l’equilibrio nutrizionale
Lista della spesa per un menu settimanale nutrizionista
Desidero adesso offrirti un supporto, facendoti una lista della spesa degli alimenti che fanno parte di un menù settimanale nutrizionista, da avere sempre a disposizione nella tua dispensa per adottare cosi un dieta settimanale salutare ed equilibrata.
- Verdura fresca di stagione (es. spinaci, broccoli, carote, pomodori, peperoni, ecc.)
- Cereali integrali (es. pasta integrale, riso integrale, quinoa, farro, avena, pane integrale, ecc.)
- Legumi (es. fagioli, ceci, lenticchie, piselli, fave, ecc.)
- Frutta secca e semi oleosi (es. noci, mandorle, semi di girasole, di zucca, ecc.)
- Carne bianca (es. pollo, tacchino, coniglio, ecc.)
- Pesce fresco (es. salmone, tonno, sgombro, orata, ecc.)
- Uova
- Yogurt magro o greco
- Latte scremato o parzialmente scremato
- Olio extravergine d’oliva
- Spezie e erbe aromatiche (es. basilico, rosmarino, timo, origano, ecc.)
Esempi di menù settimanale nutrizionista
Ti foniamo alcuni esempi generici di menù settimanali nutrizionista secondo le direttive che vengono fornite ai biologi nutrizionisti per l’anno 2023-2024.
Lunedì
- Colazione: Yogurt magro con muesli e frutta fresca
- Spuntino: 1 banana e una manciata di noci
- Pranzo: Insalata mista con pollo grigliato, pomodorini e olive
- Spuntino: Carote crude e hummus
- Cena: Filetto di salmone al forno con verdure grigliate
Martedì
- Colazione: Frittata di verdure con pane integrale
- Spuntino: 1 mela e una manciata di mandorle
- Pranzo: Risotto integrale con funghi e piselli
- Spuntino: Yogurt greco con miele e frutta secca
- Cena: Petto di pollo alla griglia con contorno di broccoli e carote
Mercoledì
- Colazione: Porridge di avena con frutta secca e semi di lino
- Spuntino: 1 arancia e una manciata di noci
- Pranzo: Insalata di quinoa con feta, pomodori secchi e olive
- Spuntino: Yogurt magro con frutta fresca
- Cena: Pesce spada alla griglia con verdure al vapore
Giovedì
- Colazione: Smoothie di frutta e verdura con semi di chia
- Spuntino: 1 yogurt magro con frutta fresca
- Pranzo: Spaghetti integrali con sugo di pomodoro fresco e basilico
- Spuntino: Carote crude e hummus
- Cena: Branzino al cartoccio con patate e olive
Venerdì
- Colazione: Toast integrale con uova strapazzate e pomodoro fresco
- Spuntino: 1 banana e una manciata di mandorle
- Pranzo: Insalata di lenticchie con tonno al naturale e pomodorini
- Spuntino: Yogurt greco con miele e frutta secca
- Cena: Polpette di tacchino con contorno di verdure grigliate
Sabato
- Colazione: Pancakes integrali con frutta fresca e sciroppo d’acero
- Spuntino: 1 mela e una manciata di noci
- Pranzo: Hamburger di fagioli con insalata mista
- Spuntino: Yogurt magro con frutta fresca
- Cena: Salmone alla griglia con contorno di zucchine al vapore
Domenica
- Colazione: Uova al tegamino con pane integrale e pomodorini
- Spuntino: 1 yogurt magro con frutta fresca
- Pranzo: Cous cous integrale con verdure e pollo grigliato
- Spuntino: Carote crude e hummus
- Cena: Bistecca alla griglia con contorno di spinaci saltati in padella
Ecco un secondo esempio di menù settimanale
Lunedì
- Colazione: Smoothie di frutta e verdura con semi di chia
- Spuntino: 1 yogurt magro con frutta fresca
- Pranzo: Insalata di farro con feta, pomodorini e olive
- Spuntino: Carote crude e hummus
- Cena: Salmone al forno con patate dolci e broccoli
Martedì
- Colazione: Porridge di avena con frutta fresca e cannella
- Spuntino: 1 mela e una manciata di mandorle
- Pranzo: Zuppa di legumi con crostini integrali
- Spuntino: Yogurt greco con miele e frutta secca
- Cena: Petto di pollo alla griglia con insalata mista
Mercoledì
- Colazione: Toast integrale con uova all’occhio di bue e pomodori
- Spuntino: 1 banana e una manciata di noci
- Pranzo: Risotto integrale con funghi e piselli
- Spuntino: Yogurt magro con frutta fresca
- Cena: Polpette di melanzane con contorno di verdure al vapore
Giovedì
- Colazione: Yogurt magro con muesli e frutta fresca
- Spuntino: 1 arancia e una manciata di mandorle
- Pranzo: Insalata di quinoa con tonno al naturale e pomodorini
- Spuntino: Carote crude e hummus
- Cena: Salsiccia di tacchino alla griglia con contorno di zucchine e peperoni
Venerdì
- Colazione: Pancakes integrali con frutta fresca e sciroppo d’acero
- Spuntino: 1 yogurt magro con frutta fresca
- Pranzo: Hamburger di pollo con insalata mista
- Spuntino: Yogurt greco con miele e frutta secca
- Cena: Branzino al cartoccio con patate e olive
Sabato
- Colazione: Frittata di verdure con pane integrale
- Spuntino: 1 banana e una manciata di noci
- Pranzo: Insalata di lenticchie con pomodorini e feta
- Spuntino: Yogurt magro con frutta fresca
- Cena: Pollo alla griglia con contorno di verdure grigliate
Domenica
- Colazione: Uova all’occhio di bue con pane integrale e pomodorini
- Spuntino: 1 yogurt magro con frutta fresca
- Pranzo: Cous cous integrale con verdure e pesce spada alla griglia
- Spuntino: Carote crude e hummus
- Cena: Bistecca alla griglia con contorno di insalata mista
Menù settimanale nutrizionista per la famiglia
In questa sezione ti fornirò dei consigli semplici e pratici per un “menù settimanale nutrizionista” adatto all’intera famiglia.
In primo luogo è molto importante che il menù sia condiviso dall’intera famiglia, senza dover cosi preparare tre o quattro piatti differenti. In secondo luogo, il menu settimanale nutrizionista dovrebbe prevedere una media giornaliera di 5 pasti al giorno cosi composti: colazione, spuntino, pranzo, spuntino e cena.
In seguito analizzeremo la preparazione di 5 pasti.
Colazione menù settimanale Nutrizionista
La colazione può essere fatta con del latte o dello yogurt accompagnato da pane, fette biscottate. Ti ricordo inoltre, che questi alimenti puoi trovarli anche per persone intolleranti al glutine e intolleranti al lattosio. In alternativa puoi utilizzare frullati, marmellate, uova strapazzate con il pane, per chi predilige una colazione salata.
Pranzo menù settimanale Nutrizionista
Per quanto riguarda il pranzo questo può essere composto in due modi a seconda delle esigenze. Possiamo averlo sia sotto forma di piatto unico o come piatto tradizionale, quindi composto da un primo e un secondo. Questo non vuol dire che un modo sia migliore dell’altro.
- Piatto unico: composto da pasta o riso o orzo o farro o polenta o altri cereali in chicchi, conditi con carne o pesce (3-4 volte a settimana) o legumi (4-5 volte a settimana), formaggi (2-3 volte a settimana) o uova (1-2 volte a settimana).
- Pasto/cena tradizionale: composto da pasta o riso o orzo o farro o altri cereali in chicchi conditi con una verdura al quale fa seguito un secondo piatto costituito da carne o pesce (3-4 volte a settimana) o legumi (4-5 volte a settimana), formaggi (2-3 volte a settimana) o uova (1-2 volte a settimana), accompagnato da un secondo.
Spuntino menù settimanale Nutrizionista
Lo spuntino può essere composto da un frutto, yogurt o frutta secca.
Esempi di piatti unici
Ingredienti:
- 1 tazza di quinoa
- 2 tazze di brodo vegetale o acqua
- 2 petti di pollo
- 2 cucchiai di olio d’oliva
- 1 cucchiaino di paprika
- 1 cucchiaino di cumino
- Sale e pepe q.b.
- 1 peperone rosso, tagliato a cubetti
- 1 peperone giallo, tagliato a cubetti
- 1 cipolla rossa, tagliata a cubetti
- 1 avocado, tagliato a cubetti
- Succo di 1 lime
- Prezzemolo fresco tritato q.b.
Istruzioni:
- Sciacquare la quinoa e cuocerla con il brodo vegetale o acqua seguendo le istruzioni sulla confezione.
- Tagliare il petto di pollo a cubetti e condire con olio d’oliva, paprika, cumino, sale e pepe.
- In una padella antiaderente scaldare l’olio d’oliva e rosolare il pollo fino a quando è dorato.
- In una grande ciotola, mescolare la quinoa, il pollo, i peperoni, la cipolla e l’avocado.
- Condire con il succo di lime, sale e pepe a piacere.
- Aggiungere il prezzemolo tritato e mescolare delicatamente.
- Servire l’insalata di quinoa calda o fredda.
Ingredienti:
- 200 g di riso integrale
- 1 scatoletta di tonno in olio d’oliva
- 1 peperone rosso
- 1 carota
- 1 sedano
- 1 cipolla rossa
- 2 cucchiai di olive nere snocciolate
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaio di aceto di vino rosso
- Sale e pepe q.b.
Istruzioni:
- Cuocere il riso integrale seguendo le istruzioni sulla confezione.
- Tagliare a cubetti il peperone, la carota e il sedano e tritare finemente la cipolla rossa.
- Scolare il tonno e sbriciolarlo grossolanamente con una forchetta.
- In una ciotola grande, mescolare il riso cotto con il tonno, le verdure tagliate a cubetti e le olive nere.
- Condire con l’olio extravergine di oliva, l’aceto di vino rosso, sale e pepe a piacere.
- Mescolare delicatamente e servire a temperatura ambiente.
Esempi di liste della spesa per un menu settimanale nutrizionista: dieta metditeranea
Adesso ti fornirò alcuni esempi di liste settimanali della spesa per una, due e quattro persone
Conclusioni
Come avrai potuto notare leggendo l’articolo avere un menu settimanale già programmato è molto importante, poiché aiuta a gestire al meglio il tuo cestino della spesa. Ricorda inoltre che i menù settimanali del tuo nutrizionista possono essere utili per organizzare al meglio i tuoi pasti cosi consentendoti di risparmiare tempo e, evitando gli sprechi quando si fa la spesa, anche denaro!
Volevo dire GRAZIE alla dott. Nicoletta Cecchetti. Ho cominciato a maggio un percorso con lei, che a tutt' oggi mi ha portato a perdere quasi 9 kg. con un piano alimentare studiato tenendo in considerazione il fatto che sono diabetico. Mi ha insegnato ad abbinare gli alimenti e ha mangiare in modo sano dandomi preziosi consigli, le giuste motivazioni e anche qualche ricetta il tutto senza dover patire la fame. E’ una seria professionista sempre gentile e sempre presente in caso di dubbi o spiegazioni anche tramite email e messaggi. Sono molto soddisfatto del mio obiettivo raggiunto e mi auguro di raggiungerne altri sotto la sua guida. Grazie grazie grazie Nicoletta !! (ps: abbasso l’insulina) Andrea
Da ormai 4 mesi sono seguita dal dott. Federico Bruno. Mi sono rivolta a lui dopo che la pausa forzata dovuta al covid mi aveva lasciato qualche chilo di troppo. Ho trovato un ambiente piacevole e un medico bravo e professionale che è riuscito subito a mettermi a mio agio: ha tenuto conto delle mie esigenze e dei miei gusti in merito al cibo, consigliandomi anche alcune varianti a cui non avevo mai pensato. Ad oggi ho perso più di quanto avrei sperato, senza troppi sacrifici. Che dire?! Sono davvero contenta e lo consiglio. Silvia Bellon
Grazie alla professionalità e alla competenza della dottoressa Ambra Matteazzi sono riuscita a risolvere un problema di stitichezza cronica che mi trascinavo praticamente dalla nascita. Consigliatissima anche per l'approccio gentile e sensibile alle problematiche.
Sono stato seguito da Anna con un percorso nutrizionistico ed un piano alimentare su misura. Anna è aperta all'ascolto, sempre disponibile e reattiva anche da distanza. Consigliatissimo.
Mi sono rivolto a Nutrizione Sana e sono stato seguito dalla Dott.ssa Jessica Terranova, in breve tempo con un piano di alimentazione mirato a trovare ed eliminare ingredienti non adatti a me ho finalmente risolto i miei problemi digestivi. Il mio piano alimentare e' stato aggiustato dalla Dott.ssa Jessica secondo le mie esigenze e gusti ed ora mangio sano senza rinunciare ai sapori della tavola. Esperienza per tanto più che positiva e ne ho fatto tesoro, consiglio pertanto a tutti coloro che vogliono risolvere alla radice il proprio problema di rivolgersi alla Dott.ssa Jessica Terranova di Nutrizione Sana