Guida Completa al Digiuno Intermittente: Come Farlo, Benefici e Controindicazioni

Il digiuno intermittente tutto quello che si deve sapere su come attuarlo e le precauzioni da tenere

Sono la Dott.ssa Francesca Ballin, biologa nutrizionista del team di Nutrizione Sana. Da anni mi dedico allo studio delle strategie alimentari che possono migliorare la salute e il benessere delle persone. Ho deciso di scrivere questo articolo perché ho notato un crescente interesse verso questo approccio alimentare, spesso accompagnato da informazioni contrastanti o incomplete. 

Il mio obiettivo è fornire una risorsa chiara e affidabile che aiuti a comprendere come il digiuno intermittente possa essere integrato in modo sicuro ed efficace nella propria routine, evidenziando sia i potenziali benefici sia le precauzioni da considerare.

Tabella dei Contenuti

Introduzione al Digiuno Intermittente

Il digiuno intermittente è un approccio alimentare che prevede l’alternanza tra periodi di digiuno e periodi di alimentazione regolare. A differenza delle diete tradizionali, che si concentrano su cosa mangiare, il digiuno intermittente pone l’attenzione su quando mangiare. 

Questo metodo è diventato popolare negli ultimi anni sia per i suoi potenziali benefici metabolici sia per la sua flessibilità, che consente di adattarlo facilmente a vari stili di vita. Studi recenti suggeriscono che il digiuno intermittente potrebbe supportare la perdita di peso, migliorare il metabolismo e promuovere la salute cellulare grazie all’attivazione di processi come l’autofagia. 

Tuttavia, come per ogni pratica alimentare, è fondamentale considerare la propria salute e condizione individuale: non tutti i modelli di digiuno sono adatti per ogni persona.

Cosa significa digiuno intermittente

Il digiuno intermittente (DI) è una pratica alimentare che alterna periodi in cui si consuma cibo con periodi di digiuno, ovvero di astinenza da alimenti. Esistono diversi protocolli di digiuno intermittente, ciascuno caratterizzato da una finestra di tempo specifica dedicata all’alimentazione e al digiuno.
Alcuni dei protocolli più comuni sono:


Metodo 16/8
Prevede 16 ore di digiuno seguite da un periodo di 8 ore in cui si può mangiare. Un esempio potrebbe essere mangiare tra mezzogiorno e le 20:00 e digiunare fino al giorno successivo.


Digiuno a giorni alterni
Consiste nell’alternare giorni di digiuno, in cui si riduce molto l’apporto calorico (fino a 500 kcal), con giorni in cui si mangia normalmente.

Metodo 5:2
Questo protocollo prevede di mangiare normalmente per cinque giorni della settimana e di limitare le calorie a circa 500-600 negli altri due giorni, che non devono essere consecutivi.

Eat-Stop-Eat
Consiste nel digiunare per 24 ore una o due volte alla settimana. Ad esempio, se si cena alle 19:00, si digiuna fino alla cena del giorno successivo.

Digiuno Intermittente

Il digiuno intermittente è studiato per i suoi potenziali benefici metabolici e per il supporto alla perdita di peso, alla riduzione dell’infiammazione e alla sensibilità all’insulina. Inoltre, potrebbe promuovere l’autofagia, un processo di pulizia cellulare che aiuta a rimuovere le cellule danneggiate e a rigenerarne di nuove.

Tuttavia, è importante valutare la propria condizione fisica e le proprie esigenze, poiché il digiuno intermittente non è adatto a tutti e può comportare rischi, soprattutto per persone con particolari condizioni di salute, adolescenti, donne in gravidanza o allattamento e chi soffre di disturbi alimentari.

Digiuno intermittente: cos'è e come funziona

Il digiuno intermittente è un modello alimentare che ciclicamente alterna periodi di digiuno a periodi di alimentazione, con l’obiettivo di migliorare vari aspetti della salute, dalla regolazione del metabolismo alla gestione del peso corporeo.

Durante un periodo di digiuno, l’organismo esaurisce progressivamente le riserve di zuccheri (glicogeno) nel fegato e nei muscoli e, una volta consumate queste riserve, inizia a utilizzare i grassi come fonte di energia. Questo passaggio avviene generalmente dopo circa 12 ore dall’ultimo pasto. Quando il corpo entra in questa “modalità di combustione dei grassi,” possono attivarsi una serie di processi cellulari e metabolici che sono associati a vari benefici:

Riduzione dei livelli di insulina 

Durante il digiuno, i livelli di insulina si abbassano, favorendo la mobilizzazione del grasso corporeo e migliorando la sensibilità insulinica. Ciò può essere utile per prevenire o gestire condizioni come il diabete di tipo 2.

Attivazione dell’autofagia 

Il digiuno intermittente può stimolare l’autofagia, un processo di “riciclaggio” cellulare che consente al corpo di eliminare le cellule danneggiate o le parti cellulari usurate. L’autofagia è studiata per i suoi potenziali benefici sulla salute cellulare e sulla longevità.

Stimolazione della produzione di ormoni della crescita

Durante il digiuno, i livelli di ormone della crescita aumentano. Questo ormone supporta il mantenimento della massa muscolare e la combustione dei grassi.

Miglioramento del metabolismo e della salute cellulare

Il digiuno può attivare cambiamenti metabolici che favoriscono la perdita di peso e migliorano la salute cardiovascolare. Inoltre, durante il digiuno, le cellule possono attivare processi di riparazione e di resistenza allo stress, che risultano protettivi per la salute generale.

Il digiuno intermittente può quindi essere utile per le persone che cercano di gestire il peso, migliorare la sensibilità insulinica, o favorire la salute metabolica in generale. Tuttavia, il digiuno non è adatto a tutti. Alcune persone, come chi soffre di determinate condizioni mediche (ad esempio diabete di tipo 1, disturbi alimentari o ipoglicemia), adolescenti, donne in gravidanza o allattamento, dovrebbero evitare o valutare attentamente questo metodo.

In sintesi, il digiuno intermittente è una strategia alimentare che alterna fasi di digiuno a fasi di alimentazione, sfruttando i processi metabolici naturali per sostenere il corpo.

 

Come Implementare il Digiuno Intermittente

Implementare il digiuno intermittente richiede una pianificazione attenta, in quanto bisogna scegliere il protocollo più adatto allo stile di vita e alle esigenze individuali del paziente. Ecco alcuni passaggi per aiutare a introdurre questo approccio in modo graduale e sostenibile.

Scegliere il Protocollo più Adatto

Metodo 16/8

Si digiuna per 16 ore e si mangia per le rimanenti 8. È uno dei protocolli più popolari perché si adatta facilmente alla vita quotidiana, ad esempio cenando alle 20:00 e poi mangiando nuovamente a mezzogiorno.

 Metodo 5:2 

Questo approccio prevede 5 giorni di alimentazione normale e 2 giorni (non consecutivi) con una riduzione calorica significativa, solitamente intorno a 500-600 kcal.

Eat-Stop-Eat 

Consiste nel digiunare per 24 ore una o due volte alla settimana. È un metodo più avanzato e potrebbe non essere adatto a tutti, ma può essere efficace per coloro che preferiscono una restrizione calorica meno frequente.

Digiuno a giorni alterni

In questo schema si alternano giorni in cui si mangia normalmente a giorni di digiuno, dove si consuma solo una quantità minima di calorie. Questo tipo di digiuno richiede un buon livello di adattamento.

Valutazione per il Digiuno Intermittente

Valutare le Condizioni di Partenza e le Abitudini Alimentari

Per implementare il digiuno intermittente, è importante considerare il profilo individuale del paziente. Alcuni aspetti da valutare includono:

  • Stato di salute
    Assicurarsi che il paziente non abbia condizioni mediche, come diabete o disturbi alimentari, che potrebbero essere controindicazioni al digiuno.
  • Obiettivi personali
    Comprendere se l'obiettivo è la perdita di peso, il miglioramento della salute metabolica, o semplicemente una struttura alimentare più regolare.
  • Stile di vita
    Ad esempio, chi lavora turni di notte o chi ha un’attività fisica intensa potrebbe avere bisogno di un approccio flessibile, come il metodo 16/8.

Iniziare in Modo Graduale

Il digiuno intermittente può essere impegnativo all’inizio, quindi è consigliabile partire con un approccio graduale:

Ridurre progressivamente la finestra di alimentazione 

Se si sceglie il metodo 16/8, si può iniziare con una finestra di 12 ore, poi ridurla a 10, e infine arrivare a 8 ore.

Programmare i pasti

Aiutare il paziente a pianificare i pasti principali e gli spuntini per distribuire correttamente i nutrienti necessari durante la finestra alimentare.

Fornire supporto e monitoraggio 

Durante le prime settimane, può essere utile monitorare eventuali sintomi (come fame, debolezza, irritabilità) per intervenire prontamente se necessario.

 

Digiunare

Focalizzarsi sulla Qualità dell’Alimentazione

Durante le finestre di alimentazione, è importante mantenere una dieta equilibrata e ricca di nutrienti:

Proteine

Favorire il consumo di proteine di buona qualità, che aiutano a mantenere la massa muscolare e a ridurre la sensazione di fame.

Grassi sani

Integrare fonti di grassi buoni come olio d’oliva, avocado, frutta secca e semi.

Carboidrati complessi

Preferire fonti di carboidrati complessi (cereali integrali, legumi, verdure) per garantire energia a lungo termine e una buona sazietà.

Idratazione

Durante il digiuno, incoraggiare il consumo di acqua, tè o tisane non zuccherate per mantenere l’idratazione.

Gestire le Attività Fisiche e il Recupero

Il digiuno intermittente può influire sull’energia fisica, quindi è importante coordinare l’allenamento con i tempi di alimentazione:

Allenamenti durante la finestra di alimentazione 

In generale, è consigliabile fare attività fisica durante la finestra di alimentazione o poco prima di iniziare a mangiare, per garantire il recupero energetico.

Attività fisica leggera durante il digiuno 

Se l’attività viene svolta a digiuno, è preferibile che sia moderata, come una camminata o un’attività aerobica leggera.

Monitorare gli Effetti e Adattare il Piano

Il digiuno intermittente può influenzare le persone in modi diversi. È utile monitorare insieme al paziente eventuali cambiamenti di peso, energia, fame e benessere generale:

Rivedere regolarmente i progressi 

Controllare il benessere e i progressi del paziente per assicurarsi che il digiuno intermittente stia producendo gli effetti desiderati.

Adattare in base alle necessità

Se si manifestano difficoltà o il paziente sente il bisogno di una pausa, è possibile modificare la frequenza o l’intensità del digiuno. Implementare il digiuno intermittente in modo graduale e personalizzato può migliorare la sostenibilità del percorso, consentendo al paziente di adottare un approccio che si integri al meglio con il suo stile di vita e le sue esigenze di salute.

Digiuno Intermittente - Come si fa

Digiuno intermittente come si fa

Per iniziare concretamente il digiuno intermittente, ecco un piano passo-passo che ti aiuterà a introdurlo gradualmente, con un focus su come impostare il protocollo e scegliere gli alimenti adeguati.

Passo 1: Scegli il Protocollo di Digiuno

Esistono diversi metodi di digiuno intermittente, ma il protocollo 16/8 è uno dei più accessibili per chi comincia, poiché permette una finestra di digiuno di 16 ore e una finestra alimentare di 8 ore.

Decidi la tua finestra di alimentazione

Scegli un orario che si adatti alla tua giornata. Ad esempio, se preferisci mangiare più tardi, potresti impostare la tua finestra di alimentazione dalle 12:00 alle 20:00. Durante questo intervallo, puoi consumare i tuoi pasti e spuntini abituali.

Pianifica i tuoi pasti

Inizialmente, cerca di mantenere tre pasti principali (pranzo, cena e uno spuntino) per assicurarti di non avere carenze nutrizionali. Man mano che ti abitui, potresti ridurre a due pasti se ti senti sazio.

Passo 2: Preparati alla Finestra di Digiuno

Durante le ore di digiuno

È importante non assumere calorie per mantenere il corpo in stato di digiuno. Bevi acqua, tisane non zuccherate o tè e caffè senza zucchero o latte.

Gestisci la fame

Le prime settimane possono essere le più impegnative. Se senti molta fame, prova a bere un bicchiere d’acqua o una tisana, spesso aiuta a calmare il senso di fame.

Passo 3: Cosa Mangiare Durante la Finestra Alimentare

Pranzo (se inizi a mangiare alle 12:00)

Scegli una fonte di proteine (come pollo, pesce, uova o legumi), carboidrati complessi (come cereali integrali o patate) e grassi sani (come olio d’oliva o avocado). Ad esempio, una ciotola di quinoa con verdure grigliate e pollo è un pasto bilanciato e saziante.

Spuntino pomeridiano

Se hai bisogno di uno spuntino, opta per frutta fresca con un po’ di frutta secca (come mandorle o noci), o uno yogurt senza zuccheri aggiunti.

Cena

Mantieni la cena equilibrata e leggermente più leggera del pranzo, magari con una combinazione di proteine e verdure, ad esempio pesce al forno con verdure al vapore e un po' di patate.

Passo 4: Inizia in Modo Graduale

Se non sei abituato al digiuno, prova a ridurre progressivamente la finestra di alimentazione:

Prima settimana

Prova una finestra di alimentazione di 12 ore (ad esempio, dalle 8:00 alle 20:00) e riducila gradualmente ogni due giorni di un'ora, fino ad arrivare a una finestra di 8 ore (12:00-20:00).

Seconda settimana e oltre

Una volta arrivato al protocollo 16/8, continua così per almeno due settimane per abituarti.

Passo 5: Monitora e Adatta

Osserva le tue sensazioni

Durante il primo mese, monitora l’energia, la fame e come ti senti. Prendi nota dei momenti in cui senti più fame e valuta se il protocollo scelto si adatta bene a te.

Adatta l'orario se necessario

Ad esempio, se hai bisogno di cenare più tardi, sposta la finestra alimentare in modo che rispecchi meglio le tue abitudini (ad esempio, dalle 13:00 alle 21:00).

Non esitare a fare delle pause

Il digiuno intermittente non deve essere rigidamente applicato tutti i giorni. Se senti la necessità di mangiare fuori dalla finestra o hai un evento speciale, concediti la flessibilità di adattare il tuo piano.

Esempio di Giorno Tipo con Protocollo 16/8

8:00-12:00 (digiuno) 

Bevi acqua, tè o caffè non zuccherato.

12:00 (pranzo) 

Piatto di quinoa con verdure grigliate, pollo e una manciata di semi di chia per aggiungere grassi sani.

16:00 (spuntino)

Una mela con 10 mandorle o yogurt greco senza zucchero con frutti di bosco.

19:30 (cena) 

Salmone al forno con zucchine e carote al vapore e un piccolo contorno di patate.

Implementando questi passaggi in modo graduale e seguendo una routine bilanciata durante la finestra alimentare, il digiuno intermittente può diventare una pratica sostenibile per supportare il benessere fisico.

Come fare il digiuno intermittente per dimagrire

Per utilizzare il digiuno intermittente come strategia per dimagrire, è importante focalizzarsi su una riduzione calorica sostenibile e su un’alimentazione bilanciata durante le finestre di alimentazione. Ecco alcuni passaggi concreti per rendere il digiuno intermittente efficace nel supportare la perdita di peso.

Lista a Fisarmonica
1. Scegli il Protocollo più Efficace per il Dimagrimento

Il protocollo 16/8 è una delle opzioni più comuni e sostenibili per chi vuole perdere peso, poiché alterna 16 ore di digiuno a una finestra di alimentazione di 8 ore. Un altro metodo, come il 5:2, dove si riducono drasticamente le calorie per due giorni a settimana, può essere efficace per chi cerca una riduzione calorica significativa, pur continuando a mangiare normalmente gli altri giorni.

2. Stabilisci un Deficit Calorico Durante la Finestra di Alimentazione

Per perdere peso, il corpo deve essere in deficit calorico, cioè consumare meno calorie di quelle che brucia. Anche se il digiuno intermittente ti aiuta a ridurre il numero di pasti, è comunque importante non esagerare con le calorie durante la finestra di alimentazione:

  • Conta le calorie all’inizio: Può essere utile contare le calorie per le prime settimane, per capire le quantità di cibo necessarie a creare un deficit calorico adeguato.
  • Concentrati su alimenti nutrienti e sazianti: Evita cibi troppo calorici, come snack zuccherati, bevande zuccherate, e cibi ricchi di grassi saturi. Preferisci proteine magre, carboidrati complessi e grassi buoni, che forniscono sazietà e nutrienti senza eccessi calorici.
3. Pianifica i Pasti Durante la Finestra di Alimentazione

Mangiare meno spesso ma con cibi nutrienti ti aiuterà a mantenere il deficit calorico senza sentirti affamato. Una finestra di 8 ore (ad esempio, dalle 12:00 alle 20:00) permette in genere di inserire due pasti principali e uno spuntino, così da evitare di arrivare troppo affamato a cena. Mangiare meno spesso ma con cibi nutrienti ti aiuterà a mantenere un deficit calorico senza sentirti affamato. Una finestra di 8 ore (ad esempio, dalle 12:00 alle 20:00) permette in genere di inserire due pasti principali e uno spuntino, così da evitare di arrivare troppo affamato a cena. Pasto 1 (inizio della finestra alimentare) Fai un pasto equilibrato che contenga proteine (pollo, pesce, legumi), carboidrati complessi (cereali integrali, quinoa), e grassi buoni (olio d’oliva, avocado). Ad esempio, una bowl di quinoa con verdure grigliate e petto di pollo ti sazierà a lungo. Spuntino (a metà finestra alimentare) Inserisci uno snack leggero, come uno yogurt greco con frutta o una manciata di noci. Questo eviterà cali di energia senza aggiungere troppe calorie. Pasto 2 (fine della finestra alimentare) Mantieni la cena leggera ma bilanciata, preferendo proteine magre e verdure. Ad esempio, un piatto di pesce al forno con un contorno di verdure al vapore e un piccolo contorno di patate dolci.

4. Evita gli Eccessi Durante la Finestra di Alimentazione

Quando il focus è sul dimagrimento, è importante evitare di assumere calorie extra o “compensare” durante le ore di alimentazione. Può essere facile, all’inizio, voler recuperare calorie, ma mantenere un pasto bilanciato è fondamentale:

  • Bevi acqua e tisane non zuccherate durante il giorno: La corretta idratazione aiuta a controllare la fame e a evitare la confusione tra sete e fame.
  • Evita bevande zuccherate o alcoliche: Possono facilmente aggiungere calorie senza fornire sazietà, ostacolando il deficit calorico necessario per perdere peso.
5. Fai Attenzione alla Qualità degli Alimenti
  • Fibre: Aiutano a mantenere un buon livello di sazietà e migliorano la digestione. Preferisci verdure, legumi e cereali integrali.
  • Proteine magre: Le proteine richiedono più tempo per essere digerite, il che favorisce la sazietà. Consuma fonti di proteine magre come pollo, pesce, tofu o yogurt greco.
  • Grassi sani: I grassi sani, come quelli di avocado, noci, semi e olio d’oliva, sono utili per sentirsi sazi e soddisfatti durante il giorno.

Sincronizza l’Attività Fisica con il Digiuno

Il digiuno intermittente può essere ottimizzato con l’attività fisica:

Allenati durante o appena prima della finestra di alimentazione

  • Questo ti permetterà di ricaricare le energie dopo l’allenamento e favorirà il recupero muscolare. Ad esempio, se il tuo pasto è previsto per mezzogiorno, potresti fare una sessione di allenamento mattutina.

Opta per attività leggere se a digiuno

  • Se ti alleni durante il digiuno, preferisci esercizi leggeri (come camminate) per evitare un eccessivo affaticamento.

Monitora i Progressi e Adatta il Piano

  • Per valutare l’efficacia del digiuno intermittente per la perdita di peso, monitora i tuoi progressi settimanalmente. Oltre al peso, osserva il tuo livello di energia, la fame e il benessere generale. Adattare la finestra alimentare o ridurre leggermente le calorie può aiutare a mantenere un andamento costante e sostenibile del dimagrimento.

Esempio di Giorno Tipo per il Dimagrimento con Digiuno Intermittente 16/8

Tabella Digiuno Intermittente
Finestra di digiuno (20:00-12:00) Durante queste ore, bevi acqua, tè o caffè senza zucchero per idratarti senza calorie.
12:00 (primo pasto) Un’insalata ricca di proteine con petto di pollo, verdure miste (peperoni, pomodori, cetrioli) e un po’ di quinoa, condita con un filo di olio d’oliva e succo di limone.
16:00 (spuntino) Una porzione di yogurt greco con frutti di bosco e una manciata di noci.
19:30 (cena) Un filetto di salmone al forno con zucchine e carote grigliate, e una piccola porzione di patate.

Seguendo questi passaggi e mantenendo il deficit calorico, il digiuno intermittente può diventare una strategia efficace e sostenibile per la perdita di peso.

Digiuno intermittente: come farlo in modo sicuro

Il digiuno intermittente, se fatto in modo sicuro e ben pianificato, può apportare benefici alla salute e sostenere la perdita di peso. Tuttavia, è essenziale seguire alcune linee guida per evitare effetti negativi e garantire che questa pratica sia adatta e sicura per il proprio corpo.

Scegliere il Protocollo Giusto

Non tutti i protocolli di digiuno intermittente sono uguali, e alcuni potrebbero risultare troppo impegnativi o inappropriati per certe persone. Ecco alcune linee guida su come scegliere:

Metodo 16/8 

  • Digiunare per 16 ore e mangiare per 8 ore è generalmente sicuro per la maggior parte degli adulti sani e può facilmente essere integrato nello stile di vita.

Metodo 5:2  

  • Questo approccio prevede di limitare drasticamente le calorie due giorni a settimana, consumando circa 500-600 kcal, mentre si mangia normalmente negli altri cinque giorni.

Inizia con piccole riduzioni della finestra di alimentazione  

Se sei nuovo al digiuno, inizia con una finestra di 12 ore di digiuno e riduci gradualmente fino a trovare il ritmo che funziona meglio per te.

Guida Completa al Digiuno Intermittente: Come Farlo, Benefici e Controindicazioni

Mantenere una Dieta Nutriente durante la Finestra di Alimentazione

Durante la finestra di alimentazione, è essenziale seguire una dieta equilibrata e nutriente:

  • Assicurati di assumere tutti i macronutrienti Consuma proteine, carboidrati complessi e grassi sani ad ogni pasto. Questo bilanciamento fornisce energia costante e aiuta a evitare cali glicemici.
  • Mangia abbondanti verdure e frutta Le fibre contenute in frutta e verdura migliorano la digestione e favoriscono la sazietà, aiutando anche a regolare i livelli di zucchero nel sangue.
  • Evita cibi ultra-processati Limitare cibi ricchi di zuccheri, grassi saturi e sale è particolarmente importante per mantenere la stabilità energetica e la sazietà durante le ore di digiuno.

Rimani Idratato  

Durante le ore di digiuno, è fondamentale mantenere un’adeguata idratazione:

  • Bevi acqua regolarmente   L’acqua aiuta a mantenere la sensazione di sazietà e a evitare episodi di fame nervosa. Si consiglia di bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno.
  • Tè e caffè senza zucchero  Durante il digiuno, puoi bere tè, tisane e caffè senza zuccheri aggiunti, ma evita le bevande zuccherate e alcoliche.

Ascolta il Tuo Corpo  

È normale avere un periodo di adattamento iniziale, ma è importante non ignorare i segnali del corpo:

  • Non proseguire se ti senti debole, irritabile o stanco . Se noti stanchezza eccessiva, vertigini o cali di energia persistenti, il protocollo scelto potrebbe essere troppo restrittivo per il tuo corpo.
  • Evita il digiuno intermittente in condizioni di forte stress   Il digiuno intermittente può influenzare l’equilibrio ormonale, quindi è meglio evitarlo in periodi di stress fisico o mentale elevato.

Abbina il Digiuno a un Esercizio Fisico Adeguato  

Il digiuno intermittente non deve compromettere l’attività fisica:

  • Esegui allenamenti intensi durante la finestra di alimentazione   Se fai allenamenti di forza o cardio intenso, è consigliabile eseguirli durante la finestra di alimentazione per poter assumere i nutrienti necessari al recupero.
  • Opta per attività più leggere se sei a digiuno   Se preferisci fare esercizio a digiuno, scegli attività leggere come camminate o yoga, per evitare un eccessivo affaticamento.

Non Forzare il Digiuno e Sii Flessibile  

Il digiuno intermittente non è una pratica rigida e non deve diventare un’imposizione. La flessibilità è la chiave per renderlo sostenibile e sicuro:

  • Concediti una pausa se necessario  Non è obbligatorio seguire il digiuno ogni giorno. Se senti il bisogno di fare una pausa, soprattutto in situazioni sociali o particolari, ascolta il tuo corpo.
  • Personalizza la durata della finestra di digiuno   Alcune persone trovano benefici anche in una finestra di digiuno più breve, come 14 ore di digiuno e 10 ore di alimentazione. Adattare il protocollo alle proprie esigenze è essenziale.
Digiuno Intermittente - Come si fa
Consulta un Professionista della Salute

Prima di iniziare il digiuno intermittente, soprattutto se hai condizioni di salute specifiche, consulta un medico o un nutrizionista. Il digiuno potrebbe non essere indicato in caso di:

Condizioni mediche

Diabete, ipoglicemia, disturbi alimentari, o condizioni che richiedono un’assunzione regolare di nutrienti.

Età avanzata o gravidanza/allattamento

Persone anziane, donne in gravidanza o in allattamento, bambini e adolescenti hanno esigenze nutrizionali particolari e potrebbero non trarre benefici dal digiuno intermittente.

Digiuno Intermittente - Come si fa
Monitorare i Progressi e l'Adattamento

Valutare l’effetto del digiuno intermittente sul corpo è fondamentale per mantenerlo sicuro e adeguato:

Controlla il peso, l’energia e i segnali di benessere generale

Prendere nota di come ti senti può aiutare a capire se il digiuno è adatto a te. A volte, anche solo uno o due giorni di digiuno intermittente alla settimana possono essere benefici. Seguendo queste linee guida, il digiuno intermittente può essere un metodo sicuro e sostenibile per migliorare la salute e gestire il peso, favorendo un equilibrio che si adatta alle necessità e alle condizioni individuali di ciascuno.

Dieta e Pasti durante il Digiuno Intermittente

Durante il digiuno intermittente, l’obiettivo è fare pasti nutrienti e bilanciati che promuovano sazietà, energia stabile e un buon apporto di nutrienti essenziali. Ecco alcuni pasti suggeriti e il motivo per cui sono ideali durante la finestra di alimentazione.

Pasto di Apertura della Finestra (Primo Pasto)    

Suggerimento 

Smoothie Proteico con Verdure a Foglia Verde, Semi e Frutta.   

Un frullato può essere un’ottima scelta per interrompere il digiuno in modo delicato, con un pasto facilmente digeribile ma ricco di nutrienti.

Perché    

Questo pasto fornisce carboidrati semplici dalla frutta per un rapido apporto di energia e fibre dalle verdure a foglia verde, che contribuiscono alla sazietà e supportano la digestione. I semi, come chia o lino, offrono grassi sani e proteine per stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. È facile da preparare e permette di personalizzare gli ingredienti.

digiuno intermittente

Suggerimento     

Yogurt Greco con Frutti di Bosco e Frutta Secca.    

Un’opzione più solida ma comunque leggera, che offre un buon mix di proteine e carboidrati.

Perché    

Le proteine dello yogurt greco aiutano a prevenire cali energetici nel corso della giornata e migliorano la sazietà, mentre i frutti di bosco apportano fibre, vitamine e antiossidanti. La frutta secca aggiunge grassi sani e ulteriore sazietà, rendendo questo pasto bilanciato e nutriente.

Pasto Principale della Giornata (Spesso il Pasto più Consistente)    

Suggerimento    

Piatto Unico a Base di Cereali Integrali, Verdure, Legumi e una Fonte di Grassi Buoni    

Un piatto unico, come una ciotola di farro o quinoa con verdure arrostite, ceci e avocado, è completo e soddisfacente.

Perché     

I cereali integrali offrono energia a lungo termine grazie ai carboidrati complessi, mentre i legumi forniscono proteine vegetali e fibre per la sazietà. I grassi buoni dell’avocado o dell’olio d’oliva contribuiscono alla sazietà e aiutano ad assorbire le vitamine liposolubili (come A, D, E e K) presenti nelle verdure. Questo tipo di pasto supporta un equilibrio glicemico stabile, ideale per proseguire la giornata con energia.

Suggerimento    

Insalata Proteica con Verdure Variegate, Quinoa e Uova.    

Un’insalata nutriente ma leggera, con una combinazione di ingredienti colorati e saporiti.

Perché     

Le uova sono una fonte di proteine complete, mentre la quinoa fornisce carboidrati e proteine aggiuntive. Le verdure ricche di fibre migliorano la digestione e contribuiscono alla sazietà, mentre i colori diversi indicano un’ampia gamma di fitonutrienti. Questo pasto fornisce vitamine, minerali e antiossidanti essenziali.

Spuntino durante la Finestra di Alimentazione (se necessario)    

Suggerimento     

Hummus con Bastoncini di Verdure Crude.    

Un’idea per uno spuntino bilanciato e saziante.

Perché     

L’hummus, a base di ceci, offre proteine e fibre, mentre le verdure crude (come carote, cetrioli, peperoni) aggiungono croccantezza e sono ricche di vitamine. Questo spuntino è a basso contenuto calorico ma saziante, e aiuta a controllare la fame fino al prossimo pasto.

pasto snack digiuno intermittente

Suggerimento    

Frutta con una Manciata di Frutta Secca    

Combinare una porzione di frutta con qualche noce o mandorla può essere un’ottima scelta come snack.

Perché    

La frutta apporta zuccheri naturali e fibre, che danno energia senza sovraccaricare l’organismo, mentre la frutta secca aggiunge grassi sani che stabilizzano i livelli di zucchero nel sangue. Questo spuntino è ideale per evitare cali di energia e mantenere un senso di sazietà.

Pasto di Chiusura della Finestra (Ultimo Pasto)    

Suggerimento    

Pesce Grigliato con Verdure al Vapore e Patate Dolci    

Un pasto equilibrato e leggero per terminare la finestra alimentare, favorendo il riposo notturno.

Perché   

Il pesce, come salmone o trota, è ricco di proteine e acidi grassi omega-3, che hanno effetti benefici per il cuore e la salute cerebrale. Le patate dolci apportano carboidrati complessi, che aiutano a rilassarsi e promuovono un buon sonno, mentre le verdure al vapore sono facili da digerire e ricche di vitamine e minerali.

Suggerimento    

Minestra di Verdure con Tofu o Legumi    

Una minestra calda e leggera è ideale per un pasto serale, specialmente se si ha poco appetito.

Perché    

Le minestre sono facili da digerire e ideali per idratarsi, e il calore aiuta a rilassare il corpo. Aggiungere tofu o legumi apporta proteine vegetali e nutrienti, mentre le verdure forniscono fibre, vitamine e minerali. Questo pasto è saziante e allo stesso tempo leggero, favorendo la digestione prima del digiuno.

Consigli Generali sui Pasti durante il Digiuno Intermittente

Scegli proteine e fibre per la sazietà     

Questi nutrienti sono fondamentali per mantenere la sazietà più a lungo e prevenire attacchi di fame durante il digiuno.

Includi grassi sani in modo moderato     

>> I grassi sani migliorano l’assorbimento delle vitamine e stabilizzano l’energia, ma è importante non eccedere, soprattutto se si vuole mantenere un deficit calorico per dimagrire.

Evita i picchi glicemici    

>> Cibi con zuccheri raffinati o carboidrati semplici possono causare un aumento rapido della glicemia, seguito da un calo che porta a sentirsi affamati e deboli.

Dieta per digiuno intermittente

Il digiuno intermittente è una strategia alimentare che alterna periodi di digiuno a periodi in cui si può mangiare. L’obiettivo è di favorire un bilancio energetico equilibrato, mantenere la sazietà e ottimizzare i nutrienti. In questo esempio di dieta per il protocollo 16/8 (16 ore di digiuno e 8 ore di alimentazione), la finestra di alimentazione è impostata dalle 12:00 alle 20:00. 

La tabella che segue propone un piano alimentare bilanciato e vario, ideato per promuovere la sazietà e l’energia duratura durante il periodo di alimentazione.

Questa struttura può essere adattata in base alle esigenze personali, ma mira a bilanciare i nutrienti, evitando eccessi calorici e favorendo una digestione ottimale. Durante le ore di digiuno, è possibile bere acqua, tisane non zuccherate, tè e caffè senza zucchero per  mantenere l’idratazione.

Suggerimenti Aggiuntivi

  • Integrazione di fibre e proteine: Favorisce la sazietà e mantiene stabili i livelli di energia.
  • Varietà di alimenti: La rotazione delle verdure e delle proteine garantisce un apporto bilanciato di vitamine e minerali.
  • Idratazione durante il digiuno: Aiuta a evitare la confusione tra sete e fame e supporta la digestione.

Questa tabella offre un esempio di come organizzare i pasti in una dieta a digiuno intermittente in modo equilibrato e sostenibile, permettendo al corpo di adattarsi facilmente al periodo di digiuno.

Esempi di menù e piani alimentari

Ecco una proposta di menù giornaliero per una settimana di digiuno intermittente seguendo il protocollo 16/8, con una finestra alimentare dalle 12:00 alle 20:00. Ogni giorno è strutturato con un pasto di apertura, un pasto principale, uno spuntino e un pasto di chiusura. 

Tabella Pasti
Giorno 1
Orario Pasto Descrizione
12:00 Pasto di Apertura Smoothie proteico preparato con latte di mandorla, banana, una manciata di spinaci, semi di chia e proteine vegetali.
14:30 Pasto Principale Insalata di quinoa con pollo grigliato, pomodorini, cetrioli, avocado, rucola e semi di zucca.
17:00 Spuntino Yogurt greco con frutti di bosco e una manciata di mandorle.
Giorno 2
Orario Pasto Descrizione
12:00 Pasto di Apertura Toast integrale con avocado, uovo in camicia e semi di sesamo. Questo piatto bilancia grassi sani e proteine per iniziare la finestra alimentare con energia e sazietà.
14:30 Pasto Principale Piatto unico di riso integralecon ceci, zucchine, carote e spinaci saltati in padella con un filo d'olio d'oliva. Ricco di fibre, proteine vegetali e nutrienti essenziali.
17:00 Spuntino Mela con 10 mandorle.Una combinazione leggera che aiuta a mantenere la sazietà senza appesantire.
19:30 Pasto di Chiusura Petto di pollo alla griglia con verdure grigliate (melanzane, peperoni, zucchine) e un piccolo contorno di quinoa. Un pasto leggero e bilanciato per concludere la giornata.
Giorno 3
Orario Pasto Descrizione
12:00 Pasto di Apertura Yogurt greco con una manciata di frutti di bosco, semi di lino e un cucchiaino di miele. Questo pasto dolcifica naturalmente e fornisce antiossidanti, fibre e grassi sani per iniziare la giornata.
14:30 Pasto Principale Piatto unico di couscous integrale con salmone, pomodorini, cetrioli, olive e un po’ di feta. Offre proteine, carboidrati complessi e grassi sani in una combinazione saziante.
17:00 Spuntino Bastoncini di carote e peperoni accompagnati da hummus, uno snack ricco di fibre e proteine vegetali, ideale per mantenere l'energia.
19:30 Pasto di Chiusura Omelette con spinaci e formaggioaccompagnata da una piccola porzione di patate arrosto. Fornisce proteine e carboidrati complessi per un pasto serale nutriente e soddisfacente.
Giorno 4
Orario Pasto Descrizione
12:00 Pasto di Apertura Smoothie a base di latte di cocco, mango, spinaci freschi e semi di chia. Ideale per apportare vitamine e idratazione all'inizio della finestra alimentare.
14:30 Pasto Principale Insalata di farro con tonno, ceci, pomodorini, cetrioli, olive e rucola. Un mix di fibre, proteine e grassi sani per una sazietà prolungata e nutrienti essenziali.
17:00 Spuntino Yogurt greco con una manciata di noci e un cucchiaino di marmellata senza zuccheri aggiunti. Uno snack nutriente e bilanciato che fornisce proteine e grassi buoni.
19:30 Pasto di Chiusura Filetto di trota con purea di cavolfiore e broccoli al vapore. Un pasto leggero che include acidi grassi omega-3 e fibre, ideale per concludere la giornata in modo sano e soddisfacente.
Giorno 5
Orario Pasto Descrizione
12:00 Pasto di Apertura Pancake proteici preparati con farina d'avena, albume e banana, accompagnati da una manciata di frutti di bosco. Un pasto saziante e gustoso che fornisce proteine e carboidrati complessi per iniziare la giornata.
14:30 Pasto Principale Insalata di riso integrale con fagioli neri, peperoni, mais, pomodorini e avocado. Fornisce energia duratura e proteine vegetali, ricca di fibre e nutrienti essenziali.
17:00 Spuntino Una pera con 10 mandorle. Una combinazione leggera e ricca di fibre e grassi sani, ideale per mantenere la sazietà tra i pasti.
19:30 Pasto di Chiusura Filetto di tacchino al forno con zucca e funghi saltati in padella. Un pasto leggero e saziante che apporta proteine magre e una varietà di verdure nutrienti per concludere la giornata.

Suggerimenti Generali

  • Rotazione delle proteine: Alternare proteine magre come pollo, tacchino, pesce e legumi garantisce una varietà di nutrienti.
  • Fibre e grassi sani : Includere verdure fresche e grassi buoni (da avocado, olio d’oliva, semi e frutta secca) favorisce la sazietà e il mantenimento di livelli energetici stabili.
  • Idratazione costante : Durante le ore di digiuno, è importante mantenere un’adeguata idratazione con acqua, tè o caffè senza zucchero.

Questi menù offrono un esempio di come strutturare i pasti per un digiuno intermittente bilanciato e nutriente, con una varietà di combinazioni per mantenere il corpo nutrito e soddisfatto durante la finestra alimentare.

Come bilanciare i nutrienti durante le finestre di alimentazione

Bilanciare i nutrienti durante le finestre di alimentazione nel digiuno intermittente è essenziale per mantenere energia costante, sazietà e garantire che il corpo riceva tutto ciò di cui ha bisogno per il benessere generale. Ecco una guida su come suddividere e bilanciare i macronutrienti – carboidrati, proteine e grassi – in ogni pasto della finestra di alimentazione.

>> Suddivisione dei Macronutrienti  

Durante la finestra di alimentazione (ad esempio dalle 12:00 alle 20:00 con il protocollo 16/8), è consigliabile suddividere i nutrienti in modo equilibrato nei pasti principali. Ecco una ripartizione indicativa dei macronutrienti per ciascun pasto:

Carboidrati complessi 

  • 40-50% dell’apporto energetico di ciascun pasto.

Proteine  

  • 25-30% per pasto, per supportare la massa muscolare e il recupero.

Grassi sani  

  • 20-30% per pasto, per garantire sazietà e l’assorbimento delle vitamine liposolubili.

>> Bilanciamento per ciascun pasto  

  • Pasto di Apertura: Il primo pasto dopo il digiuno serve per fornire energia immediata e ristabilire i livelli glicemici, perciò dovrebbe contenere carboidrati complessi, una fonte di proteine e una piccola quantità di grassi sani.
  • Carboidrati complessi  : Scegliere cereali integrali (come avena o farro), oppure frutta come banana o frutti di bosco, che forniscono zuccheri naturali e fibre per un rilascio energetico costante.
  • Proteine  : Optare per una fonte di proteine digeribile, come yogurt greco, uova o proteine vegetali in polvere, per supportare il recupero muscolare e mantenere la sazietà.
  • Grassi sani  : Aggiungere una piccola quantità di grassi da fonti come semi (chia, lino) o frutta secca. Questi aiutano a mantenere la sazietà senza appesantire la digestione.

Esempio  

Un smoothie con latte di mandorla (carboidrati e proteine), banana (carboidrati), spinaci freschi e semi di chia (grassi sani).

Effetti Collaterali e Mitigazione

Possibili effetti collaterali e come mitigarli

Il digiuno intermittente può portare a effetti collaterali, soprattutto durante la fase di adattamento. Ecco i principali effetti collaterali e come mitigarli per una pratica più sicura e sostenibile.

Fame Intensa e Irritabilità

È comune avvertire fame intensa, irritabilità e sbalzi d’umore, specialmente nei primi giorni. Questi sintomi sono spesso temporanei e diminuiscono man mano che il corpo si adatta.

Come Mitigare

  • - Inizia gradualmente: Prova una finestra di digiuno più corta (ad esempio 12 ore) e aumentala progressivamente.
  • - Bevi acqua e tisane: L’idratazione può ridurre il senso di fame e prevenire la confusione tra sete e fame.
  • - Focalizzati su pasti nutrienti: Consuma proteine, fibre e grassi sani per sentirti più sazio durante la finestra alimentare.

Mal di Testa

Il digiuno intermittente può provocare mal di testa, specialmente se si riduce bruscamente l’apporto di zuccheri e carboidrati. Anche la disidratazione contribuisce al mal di testa.

Come Mitigare

  • - Mantieni l’idratazione: Bevi acqua regolarmente durante il digiuno. Aggiungere un pizzico di sale all’acqua può aiutare a bilanciare gli elettroliti.
  • - Modera il consumo di caffeina: La riduzione brusca di caffeina può provocare mal di testa, quindi cerca di ridurla gradualmente se necessario.
  • - Includi carboidrati complessi: Durante la finestra alimentare, consuma carboidrati complessi (come cereali integrali e patate dolci) per stabilizzare i livelli glicemici.

Stanchezza e Debolezza

Alcune persone avvertono stanchezza e debolezza, poiché il corpo deve adattarsi a utilizzare le riserve di grasso per produrre energia.

Come Mitigare

  • - Integra i nutrienti essenziali: Mangia cibi ricchi di vitamine del gruppo B, magnesio e ferro per sostenere il metabolismo energetico.
  • - Esercizi leggeri: Opta per attività leggere come camminate o yoga durante il periodo di adattamento, evitando esercizi intensi a digiuno.
  • - Non esagerare con il deficit calorico: Assicurati di mangiare abbastanza durante la finestra alimentare per non privare il corpo di energia.

In Sintesi

Gli effetti collaterali del digiuno intermittente sono spesso temporanei e possono essere mitigati con alcune accortezze. Iniziare gradualmente, mantenere l’idratazione, fare pasti bilanciati e includere nutrienti essenziali può rendere questa pratica più sostenibile e sicura. Chi ha condizioni di salute particolari dovrebbe consultare un professionista per adattare il digiuno alle proprie esigenze e prevenire effetti collaterali a lungo termine.

Strategie di Bilanciamento Aggiuntive

Fibre e idratazione   

Durante la finestra di alimentazione, le fibre (da verdure, frutta, cereali integrali e legumi) supportano la sazietà e il controllo della glicemia. L’idratazione, essenziale durante tutto il giorno, previene la confusione tra fame e sete e favorisce una digestione ottimale.

Ruolo degli antiossidanti e delle vitamine   

Le verdure colorate, i frutti di bosco e le fonti di grassi sani come l’olio d’oliva e l’avocado contengono antiossidanti e vitamine essenziali che supportano il sistema immunitario e aiutano a contrastare lo stress ossidativo.

Seguendo queste linee guida, il bilanciamento dei nutrienti durante la finestra di alimentazione aiuta a ottenere energia costante, mantenere la sazietà e favorire una digestione ottimale, rendendo il digiuno intermittente sostenibile e nutriente.

Controindicazioni e Considerazioni sulla Salute

Il digiuno intermittente, se ben pianificato, può portare a vari benefici, ma non è adatto a tutti e può comportare alcuni rischi o controindicazioni. Ecco le principali considerazioni sulla salute e le potenziali controindicazioni da tenere presenti prima di adottare questo approccio alimentare.

Possibili Controindicazioni  

Persone con Disturbi Alimentari

Il digiuno intermittente potrebbe innescare comportamenti alimentari disordinati in persone con una storia di disturbi alimentari (ad esempio, anoressia, bulimia o binge eating). La restrizione temporale può aumentare il rischio di episodi di abbuffate o altre forme di disordine alimentare.

Diabete e Problemi di Glicemia

Per chi ha il diabete di tipo 1 o tipo 2 o soffre di ipoglicemia, il digiuno intermittente potrebbe causare sbalzi glicemici, in particolare nei protocolli con finestre di digiuno prolungate. È fondamentale consultare un medico o un dietista specializzato per adattare il protocollo o considerare alternative più sicure.

Gravidanza e Allattamento

Durante la gravidanza e l’allattamento, il fabbisogno calorico e nutritivo è più elevato. Il digiuno intermittente potrebbe non fornire i nutrienti e le calorie necessarie per il benessere della madre e del bambino. Pertanto, non è raccomandato senza una supervisione medica.

Persone Anziane

Gli anziani hanno spesso un fabbisogno nutrizionale specifico per mantenere la massa muscolare e la salute delle ossa. Il digiuno intermittente potrebbe ridurre l’assunzione complessiva di proteine e altri nutrienti essenziali, aumentando il rischio di sarcopenia (perdita di massa muscolare). Un approccio più flessibile o una dieta equilibrata senza digiuno può essere più indicato per questa fascia di età.

Persone con Problemi di Tiroide

Il digiuno intermittente può influenzare gli ormoni, incluso quello tiroideo. In persone con ipotiroidismo o altre disfunzioni tiroidee, il digiuno intermittente potrebbe aggravare i sintomi o interferire con il metabolismo. È consigliato valutare questa pratica con un endocrinologo.

Persone con Problemi Gastrointestinali

Il digiuno intermittente può accentuare i sintomi di alcune condizioni gastrointestinali, come ulcere, gastriti o reflusso gastroesofageo. La prolungata assenza di cibo può aumentare l’acidità gastrica e peggiorare questi disturbi.

Effetti Collaterali Potenziali  

Sbalzi di Energia e Fame

All’inizio, molte persone sperimentano cali di energia, irritabilità e fame, specialmente nei primi giorni di adattamento. Questi sintomi sono comuni e spesso temporanei, ma se persistono, può essere necessario rivedere il protocollo di digiuno.

Disturbi del Sonno

Alcune persone possono riscontrare difficoltà a dormire durante il digiuno intermittente, in particolare se il pasto finale è troppo leggero o privo di carboidrati complessi. Un ultimo pasto adeguato può aiutare a evitare problemi di insonnia.

Perdita di Massa Muscolare

Il digiuno intermittente potrebbe portare a una perdita di massa muscolare, specialmente in combinazione con un apporto proteico insufficiente o un’attività fisica intensa. Per chi adotta il digiuno con l’obiettivo di dimagrire, è importante includere adeguate proteine e fare esercizi di resistenza per preservare la massa muscolare.

Carenze Nutrizionali

La finestra ristretta di alimentazione può limitare la varietà di cibi consumati, aumentando il rischio di carenze di micronutrienti, come vitamine del gruppo B, vitamina D, calcio e ferro. Pianificare una dieta bilanciata e considerare integratori (se necessario) è fondamentale.

Considerazioni sulla Salute Mentale  

Stress e Cortisolo

Il digiuno intermittente può aumentare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, in alcune persone. Periodi di stress acuto o cronico potrebbero quindi non essere i migliori per iniziare il digiuno intermittente, poiché potrebbe aggravare la reattività allo stress. È consigliabile praticare tecniche di gestione dello stress, come meditazione e attività fisica moderata.

Influenza sugli Ormoni

Il digiuno intermittente può alterare l’equilibrio ormonale, specialmente in individui con sensibilità agli sbalzi ormonali. Questo può includere effetti sugli ormoni sessuali, come estrogeni e testosterone. Le donne, in particolare, potrebbero notare cambiamenti nel ciclo mestruale, soprattutto in presenza di un deficit calorico elevato. È utile monitorare qualsiasi cambiamento e adattare il protocollo se necessario.

Consigli per una Pratica Sicura  

Consulta un Professionista della Salute

Per chi ha condizioni di salute particolari, è sempre consigliato consultare un medico o un nutrizionista prima di iniziare. Il professionista può suggerire protocolli specifici o apportare modifiche alla dieta per renderla più sicura.

Inizia Gradualmente

Per chi è nuovo al digiuno intermittente, è consigliabile iniziare con finestre di digiuno più brevi (ad esempio, 12 ore) e aumentare gradualmente fino a 14 o 16 ore, permettendo al corpo di adattarsi senza stress.

Mantieni una Dieta Bilanciata

Una dieta equilibrata durante la finestra di alimentazione è fondamentale per evitare carenze. Integrare una varietà di nutrienti e fare attenzione all’apporto di proteine, grassi sani e fibre riduce il rischio di squilibri.

Riconosci i Segnali del Tuo Corpo

Se si manifestano sintomi come stanchezza eccessiva, vertigini, mal di testa o sbalzi d’umore prolungati, può essere necessario interrompere il digiuno o cambiare protocollo.

In Sintesi

Il digiuno intermittente può essere sicuro e benefico per molte persone, ma comporta anche potenziali controindicazioni e richiede un’attenta considerazione delle condizioni individuali. Praticare il digiuno in modo graduale e personalizzato, monitorando attentamente la propria risposta, è essenziale per evitare effetti collaterali e garantire un approccio sicuro e sostenibile alla salute.

Digiuno intermittente controindicazioni 

Il digiuno intermittente presenta alcune controindicazioni che è importante considerare prima di intraprenderlo. Per le persone che hanno sofferto di disturbi alimentari come anoressia, bulimia o binge eating, questo tipo di alimentazione potrebbe riattivare schemi di pensiero disfunzionali o comportamenti dannosi, rendendolo un approccio poco adatto. 

Inoltre, chi soffre di diabete, sia di tipo 1 che di tipo 2, o di ipoglicemia potrebbe trovarsi di fronte a fluttuazioni pericolose dei livelli di zucchero nel sangue, motivo per cui è fondamentale valutare la sicurezza del digiuno con il supporto di un medico.

Anche le donne in gravidanza o in allattamento sono sconsigliate dal seguire il digiuno intermittente, poiché in queste fasi il fabbisogno di nutrienti e di calorie è aumentato, essenziale per sostenere sia la salute della madre che del bambino. Lo stesso vale per le persone con problemi alla tiroide: il digiuno può influire sugli ormoni e aggravare eventuali disfunzioni tiroidee, rallentando il metabolismo e alterando l’equilibrio ormonale. 

Le persone anziane, inoltre, potrebbero non trovare beneficio nel digiuno intermittente, poiché l’assunzione limitata di nutrienti rischia di non soddisfare il fabbisogno proteico necessario per preservare la massa muscolare e la salute delle ossa, aumentando la vulnerabilità alla fragilità e alla perdita di massa muscolare (sarcopenia).

Inoltre, il digiuno intermittente può accentuare i sintomi di disturbi gastrointestinali come gastrite, reflusso gastroesofageo o ulcere, a causa dell’aumento dell’acidità gastrica durante le ore di digiuno prolungato. Anche le persone naturalmente magre o sottopeso potrebbero non trarre beneficio da questo approccio: il digiuno potrebbe limitare ulteriormente l’assunzione di calorie, peggiorando il sottopeso o portando a carenze nutrizionali.

Periodi di forte stress o di attività fisica intensa non sono il momento ideale per iniziare il digiuno intermittente. In queste situazioni, il corpo necessita di un apporto calorico regolare per mantenere l’equilibrio ormonale, e il digiuno potrebbe aumentare la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, rendendo più difficile la gestione dello stress e dell’energia. 

Anche per chi presenta già carenze nutrizionali, come mancanza di ferro, calcio, vitamina B12 o vitamina D, il digiuno potrebbe non essere indicato. La restrizione temporale nella finestra di alimentazione rende più difficile assumere tutti i nutrienti necessari in una sola volta, aggravando il rischio di carenze.

Infine, chi ha patologie che richiedono un apporto calorico regolare, come alcune malattie cardiovascolari, renali o epatiche, potrebbe trovare il digiuno intermittente poco compatibile con le proprie necessità di salute.

Chi dovrebbe evitare il digiuno intermittente

Il digiuno intermittente non è adatto a tutti, e ci sono categorie di persone che dovrebbero evitarlo o almeno valutarne l’idoneità con un medico o nutrizionista. Ecco chi dovrebbe considerare alternative al digiuno intermittente:

>> Chi ha avuto disturbi alimentari   

Le persone con una storia di anoressia, bulimia o binge eating potrebbero riattivare schemi di alimentazione disordinata con il digiuno intermittente, rendendo la pratica potenzialmente dannosa per il loro benessere.

>> Diabetici e chi soffre di ipoglicemia   

Il digiuno intermittente può portare a variazioni pericolose dei livelli di zucchero nel sangue. Per chi ha diabete di tipo 1 o tipo 2, o soffre di ipoglicemia, questa pratica può destabilizzare il controllo glicemico.

>> Donne in gravidanza o allattamento  

Durante la gravidanza e l’allattamento, il corpo richiede una maggiore quantità di nutrienti e calorie per sostenere sia la madre sia il bambino. Il digiuno intermittente potrebbe non soddisfare questi bisogni e quindi non è raccomandato.

>> Persone con disfunzioni tiroidee   

Chi ha problemi alla tiroide, in particolare ipotiroidismo, potrebbe sperimentare un peggioramento dei sintomi o un rallentamento del metabolismo. Il digiuno può influire sugli ormoni e alterare l’equilibrio tiroideo.

>> Anziani  

Per le persone anziane, mantenere una buona massa muscolare e ossa forti è essenziale. Il digiuno intermittente potrebbe non garantire un apporto proteico e di nutrienti adeguato, aumentando il rischio di perdita di massa muscolare (sarcopenia).

>> Chi ha problemi gastrointestinali   

Persone con gastrite, ulcere o reflusso gastroesofageo possono peggiorare i loro sintomi con il digiuno intermittente, poiché le ore prolungate senza cibo aumentano l’acidità dello stomaco.

>> Persone molto magre o sottopeso  

Il digiuno intermittente potrebbe ridurre ulteriormente l’assunzione calorica, aggravando il sottopeso e portando a carenze nutrizionali.

>> Chi vive periodi di forte stress o svolge attività fisica intensa  

In questi casi, il corpo ha bisogno di un apporto calorico costante. Il digiuno intermittente può aumentare il cortisolo, l’ormone dello stress, e interferire con il recupero fisico.

>> Persone con carenze nutrizionali  

Chi ha già carenze di ferro, vitamina B12, vitamina D, calcio o altri nutrienti potrebbe trovare difficile assumere un’adeguata quantità di nutrienti durante la finestra alimentare ristretta.

>> Persone con patologie che richiedono pasti regolari   

Chi ha condizioni mediche che richiedono un apporto calorico costante e frequente, come alcuni disturbi cardiovascolari, renali o epatici, dovrebbe evitare il digiuno intermittente, poiché potrebbe peggiorare la gestione della salute.

In sintesi, chi rientra in una di queste categorie dovrebbe considerare approcci alimentari alternativi, magari meno restrittivi e più in linea con le proprie necessità di salute e benessere.

Conclusione

Per chi è nuovo al digiuno intermittente, iniziare con gradualità è fondamentale per permettere al corpo di adattarsi senza stress. Consigliamo di partire con finestre di digiuno più brevi (ad esempio, 12 ore) e di aumentare progressivamente, ascoltando le proprie sensazioni e rispettando i segnali del corpo. 

 

È importante mantenere un’adeguata idratazione durante le ore di digiuno e assicurarsi che i pasti siano completi e bilanciati nella finestra alimentare, includendo carboidrati complessi, proteine e grassi sani per favorire la sazietà e il benessere. Chi avverte sintomi come mal di testa, stanchezza intensa o irritabilità dovrebbe considerare di ridurre la durata del digiuno o fare una pausa. 

 

Per un approccio sicuro e personalizzato, soprattutto se si hanno condizioni di salute specifiche, è utile consultare un medico o un nutrizionista. Con pazienza, flessibilità e attenzione alle proprie esigenze, il digiuno intermittente può diventare un’abitudine sostenibile e benefica.

Riepilogo dei Punti Chiave sul Digiuno Intermittente

Controindicazioni   

Il digiuno intermittente non è adatto a tutti. Persone con disturbi alimentari, diabete, problemi alla tiroide, donne in gravidanza o allattamento, anziani, persone con disturbi gastrointestinali, chi è sottopeso o vive periodi di forte stress dovrebbero evitarlo o consultare un medico prima di iniziare.

Effetti Collaterali e Mitigazione   

Il digiuno intermittente può causare fame intensa, irritabilità, mal di testa, stanchezza, disturbi del sonno, problemi digestivi, sbalzi glicemici, aumento del cortisolo e, in alcuni casi, perdita di massa muscolare o carenze nutrizionali. 

Per Mitigarli   

Procedi gradualmente, mantieni un’adeguata idratazione, consuma pasti equilibrati e nutrienti, integra fibre e probiotici per la digestione, e, se necessario, considera un’integrazione di vitamine e minerali.

Pianificazione dei Pasti e Nutrienti  

Durante la finestra alimentare, è essenziale mantenere un apporto bilanciato di carboidrati complessi, proteine e grassi sani, per garantire energia stabile e prevenire carenze. Assicurati di includere una varietà di alimenti nutrienti, per evitare squilibri e massimizzare i benefici.

Gestione dello Stress e del Cortisolo   

In periodi di stress elevato, considera di ridurre la durata del digiuno o adottare una finestra alimentare più flessibile. Pratiche come meditazione e tecniche di rilassamento possono aiutare a gestire l’aumento del cortisolo, l’ormone dello stress.

Adattamento Graduale e Monitoraggio   

Per un inizio sicuro, aumenta progressivamente la durata del digiuno e monitora come il corpo reagisce. Se persistono sintomi negativi, riduci la finestra di digiuno o sospendi la pratica.

Supporto Professionale   

Se hai dubbi o condizioni di salute particolari, è fondamentale il supporto di un medico o nutrizionista per personalizzare il digiuno intermittente in base alle tue esigenze.

Il digiuno intermittente può apportare benefici alla salute e alla gestione del peso, ma è essenziale adottarlo con attenzione, rispettando i bisogni individuali e monitorando eventuali effetti collaterali. Un approccio graduale, una dieta bilanciata durante la finestra alimentare e il supporto di un professionista aiutano a rendere il digiuno intermittente una pratica sostenibile e sicura.

L’Importanza di Personalizzare il Digiuno Intermittente in Base alle Proprie Esigenze e Condizioni di Salute

Il digiuno intermittente può offrire numerosi benefici, ma per ottenere risultati sicuri e sostenibili è fondamentale adattarlo alle proprie esigenze e condizioni di salute. Ogni individuo ha un metabolismo unico, abitudini di vita e fabbisogni nutrizionali specifici, elementi che rendono cruciale la personalizzazione del digiuno. Un approccio “standard” potrebbe infatti non essere efficace o, in alcuni casi, addirittura controproducente.

 

Per chi ha uno stile di vita molto attivo, come chi svolge un’intensa attività fisica, il digiuno intermittente potrebbe necessitare di finestre alimentari più ampie o pasti più nutrienti e frequenti durante la finestra di alimentazione. La necessità di preservare la massa muscolare richiede una particolare attenzione alle proteine e al timing dei nutrienti, soprattutto in coincidenza con l’allenamento. Al contrario, chi conduce una vita meno attiva potrebbe beneficiare di una finestra di digiuno più lunga, senza avvertire cali di energia.

Le condizioni di salute personali sono un altro aspetto imprescindibile. Persone con patologie metaboliche come il diabete o con problemi alla tiroide devono consultare un professionista della salute prima di intraprendere il digiuno intermittente. In questi casi, i periodi di digiuno e il contenuto dei pasti devono essere monitorati con attenzione per evitare squilibri glicemici e supportare la funzione ormonale. 

 

Anche l’età gioca un ruolo: gli anziani, ad esempio, possono richiedere un maggiore apporto di nutrienti per preservare la massa muscolare e la densità ossea, e il digiuno intermittente dovrebbe essere adattato per soddisfare questi fabbisogni.

 

La personalizzazione è particolarmente importante anche per chi vive periodi di forte stress o cambiamenti ormonali, come le donne in gravidanza o allattamento. Il digiuno intermittente, in questi casi, può aumentare la produzione di cortisolo e incidere sull’equilibrio ormonale. Adattare la durata del digiuno, mantenere una finestra di alimentazione più flessibile e praticare tecniche di rilassamento possono favorire un’esperienza positiva senza sovraccaricare l’organismo.

 

Infine, una personalizzazione attenta consente di ottenere i benefici del digiuno intermittente riducendo i rischi di carenze nutrizionali. Ogni piano deve assicurare un apporto adeguato di vitamine e minerali, specialmente se il digiuno è prolungato. Pianificare una dieta ricca di nutrienti durante la finestra alimentare e considerare, se necessario, integratori specifici permette di prevenire carenze e supportare l’energia e il benessere generale.

 

In conclusione, il digiuno intermittente, se adattato con attenzione e consapevolezza, può integrarsi perfettamente in uno stile di vita salutare e diventare una risorsa efficace per migliorare il proprio benessere. Riconoscere l’importanza di personalizzarlo in base alle proprie esigenze e condizioni di salute è il primo passo per farne un’abitudine sostenibile e benefica a lungo termine.

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  12. Trepanowski, J. F., Kroeger, C. M., Barnosky, A., Klempel, M., Bhutani, S., Hoddy, K. K., … & Varady, K. A. (2017). Effects of alternate-day fasting or daily calorie restriction on body composition, fat distribution, and circulating adipokines: a randomized controlled trial. Obesity, 25(12), 1874-1883.
    Questo trial clinico controllato randomizzato confronta gli effetti del digiuno a giorni alterni con la restrizione calorica quotidiana sulla composizione corporea e altri marker metabolici.
  13. World Health Organization (WHO). (2020). Healthy diet. Ginevra: WHO.
    Le linee guida dell’OMS sulla dieta sana, che enfatizzano l’importanza di un’alimentazione equilibrata per la salute generale.
  14. National Health Service (NHS). (2018). Intermittent fasting.
    Informazioni ufficiali fornite dal Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito sul digiuno intermittente e le sue implicazioni per la salute.
  15. Horne, B. D., Muhlestein, J. B., & Anderson, J. L. (2015). Health effects of intermittent fasting: hormesis or harm? A systematic review. American Journal of Clinical Nutrition, 102(2), 464-470.
    Una revisione sistematica che valuta se gli effetti del digiuno intermittente siano benefici o potenzialmente dannosi per la salute.
  16. National Institute for Health and Care Excellence (NICE). (2014). Obesity: identification, assessment and management. Clinical guideline [CG189].
    Linee guida cliniche per l’identificazione, la valutazione e la gestione dell’obesità, che includono discussioni sulle varie strategie dietetiche.
  17. Harvie, M. N., Pegington, M., Mattson, M. P., Frystyk, J., Dillon, B., Evans, G., … & Howell, A. (2011). The effects of intermittent or continuous energy restriction on weight loss and metabolic disease risk markers: a randomized trial in young overweight women. International Journal of Obesity, 35(5), 714-727.
    Uno studio che confronta gli effetti della restrizione energetica intermittente e continua sulla perdita di peso e sui marker di rischio per malattie metaboliche.
  18. Morton, G. J., Meek, T. H., & Schwartz, M. W. (2014). Neurobiology of food intake in health and disease. Nature Reviews Neuroscience, 15(6), 367-378.
    Questo articolo esamina la neurobiologia dell’assunzione di cibo, fornendo contesto su come il digiuno può influenzare i meccanismi cerebrali legati all’appetito.
  19. Patterson, R. E., Sears, D. D. (2017). Metabolic effects of intermittent fasting. Annual Review of Nutrition, 37, 371-393.
    Una revisione che analizza gli effetti metabolici del digiuno intermittente, inclusi i cambiamenti nella sensibilità all’insulina e nella funzione mitocondriale.
  20. Tahara, Y., & Shibata, S. (2013). Chronobiology and nutrition. Neuroscience, 253, 78-88.

Dott.ssa
Francesca Ballin

Biologa Nutrizionista

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