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Tumore al seno e prevenzione: la dieta può contribuire?

LILT Albignasego

Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno: per l’occasione, in questo periodo, sono state organizzate visite senologiche gratuite e numerose iniziative di informazione sul tema (per essere aggiornate, vi invitiamo a consultare il sito della LILT Padova).

In fondo all’articolo troverete un nostro piccolo contributo in occasione del mese della prevenzione!

Alimentazione e prevenzione

Come Nutrizioniste, abbiamo pensato di focalizzare l’attenzione sull’alimentazione.

Credits: Infografica Istituto Europeo di Oncologia (IEO)

Può una dieta particolare aiutare nella prevenzione di questa malattia?

La risposta è , una dieta salutare e il mantenimento del proprio pesoforma, unita ad altri comportamenti consigliati, come uno stile di vita attivo, può aiutate nella prevenzione.

In particolare, diversi studi scientifici hanno già dimostrato l’utilità di un determinato regime alimentare nella prevenzione secondaria in donne già colpite.

Attualmente si sta valutando l’utilità della stessa dieta nella prevenzione primaria, ovvero per le donne che non hanno sviluppato la malattia.

Vediamo insieme quali sono gli alimenti da privilegiare e quelli da limitare.

Alimenti consigliati

Fitoestrogeni, ormoni vegetali

Alla base della prevenzione primaria c’è un alto apporto di alimenti contenenti fitoestrogeni (ormoni vegetali simili agli estrogeni femminili) quindi principalmente soia e suoi derivati, ma anche semi di lino e girasole, cavoli, legumi in generale, segale, avena e grano integrale.

Ad oggi il consumo di alimenti che contengono soia anche in prevenzione secondaria in pazienti operate di tumore al seno sono risultati protettivi, ma nonostante questo ancora si preferisce adottare cautela evitando gli eccessi.

Cereali in chicchi

È importare aumentare il consumo di cereali in chicchi, come orzo, farro, kamut, segale, avena ecc., meglio se biologici.

Proteine: pesce e legumi

Privilegiare il pesce e i legumi come fonti proteiche.

Il pesce preferibilmente selvaggio per il maggior contenuto di omega3. Si suggeriscono: alici, sardine, sgombri, orate, branzini, cernie, triglie, ecc.

Crucifere

Si consiglia di consumare molte crucifere, come rape, senape, rucola, cavolfiore, cavolini di Bruxelles, ravanelli, cavolo ecc. per il loro potere antitumorale.

Alimenti da limitare!

Attenzione agli zuccheri

Vanno limitati gli zuccheri, che hanno l’effetto di innalzare l’insulina che a sua volta influenza la funzionalità di altri ormoni, quali estrogeni e progesterone.

Livelli elevati di insulina e glicemia si associano a maggior rischio di tumore della mammella e recidive ed a aumento dei livelli ematici dei fattori di crescita.

Grassi saturi

Limitare il consumo di carne rossa e formaggi per il loro contenuto di grassi saturi. Evitare il consumo di carni conservate.

Mangiare sano = mangiare triste?

È convinzione diffusa che i cibi più buoni siano anche quelli che fanno più male e che con una dieta sana e bilanciata si debba invece rinunciare in buona parte al gusto.

Questo non è assolutamente vero!

Ci sono piccoli accorgimenti e trucchi che possono aiutarci in cucina, come ad esempio saper utilizzare bene le erbe aromatiche (come basilico, timo e maggiorana, …) e le spezie (come curcuma, zenzero, …) per rendere alcuni piatti ancora più buoni, costituendo una valida alternativa al consumo eccessivo di sale.

Esistono inoltre molte ricette realizzate con alimenti consigliati, come cereali in chicchi, pesce, legumi che sono gustosissime e allo stesso tempo salutari: sul nostro ricettario cerchiamo di darvi consigli che vanno in questa direzione… provate a dare un’occhiata!

In occasione del mese della prevenzione, offriamo la possibilità di usufruire di uno sconto del 20% sulla prima visita del nostro percorso nutrizionale!

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Dott.ssa
Nicoletta Cecchetti

Biologa Nutrizionista

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