La dieta dei paesi industrializzati è sempre più ricca di alimenti raffinati e, al contrario, sempre più povera di fibre.
Questa opportunità è invece offerta dalla pasta integrale, alimento che è bene comprendere nella propria alimentazione settimanale.
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Senz’altro ti sarà capitato di chiederti: si tratta di una suggestione oppure offre effettivamente dei benefici?
La risposta sta nella sua composizione e nel processo di (non) lavorazione.
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Il caratteristico colore scuro e la consistenza porosa infatti riflettono il fatto che questa tipologia di pasta non viene sottoposta a tradizionali processi di raffinazione e, proprio per questo motivo, conserva la crusca (la parte più esterna del chicco) e il germe.
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La qualità nutritiva della pasta integrale è esaltata proprio da queste due componenti che garantiscono:
👉 una riserva di fibre;
👉 un’elevata quantità di grassi “sani” (acidi grassi essenziali), antiossidanti, sali minerali.
Questi componenti giocano un ruolo davvero importante perché permettono, fra le altre cose, di:
✅ tenere sotto controllo l’indice glicemico
✅tenere sotto controllo il livello di colesterolo
✅regolarizzare le funzioni intestinali.
Se stai pensando che questa pasta sia più “leggera” e che quindi il rischio sia quello di mangiarne troppa, devi ricrederti.
Grazie alle tante fibre infatti, che in fase di digestione si gonfiano nel nostro stomaco, la pasta integrale ci rende sazi molto più di un piatto di pasta classica!
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Un consiglio?
Consumala con verdure e olio extravergine di oliva ed eviterai di comprometterne le proprietà benefiche!