Per dieta ipocalorica si intende quel regime alimentare nel quale le calorie introdotte attraverso la dieta sono inferiori rispetto al nostro fabbisogno energetico.
Ma cos’è il fabbisogno energetico?
Una distinzione importante da sottolineare è la differenza tra fabbisogno energetico e metabolismo basale:
Il metabolismo basale è il dispendio energetico del nostro corpo da sveglio, a digiuno e in condizioni di riposo psico-fisico e neutralità termica; in altre parole è il consumo energetico minimo necessario a mantenere tutte le nostre funzioni vitali. Questo dipende dall’età, dal sesso, e dalla composizione corporea (in particolare dalla massa magra) di un soggetto.
Il fabbisogno energetico o calorico invece è dato dalla somma di metabolismo basale, attività fisica e termogenesi indotta dagli alimenti (l’energia cioè che serve per digerire, assorbire e metabolizzare il cibo).
Per calcolare il fabbisogno energetico di una persona è quindi necessario calcolarne il suo metabolismo basale e sapere tipo e intensità di attività fisica che pratica.
In un dimagrimento attraverso una dieta ipocalorica le calorie introdotte attraverso la dieta sono inferiori al fabbisogno energetico: in questo modo il corpo percependo il deficit calorico utilizza e “brucia” prima le riserve di zuccheri stoccate nel corpo e successivamente utilizza le scorte energetiche di grasso corporeo, determinando la perdita di peso.
Durante una dieta ipocalorica viene sempre consigliato di mantenere una costante attività fisica per evitare il consumo anche della massa muscolare, che invece è importante per mantenere un elevato metabolismo basale.
ATTENZIONE A…
– Diete TROPPO ipocaloriche:
Le tipiche diete ipocaloriche da 1000-1100 kcal (spesso molto al di sotto del proprio metabolismo basale) seppur possano portare ad un’evidente perdita di peso iniziale, sono poco sostenibili nel lungo periodo e non portano ad una corretta alimentazione (soffrire la fame durante una dieta non và bene!!). Infatti spesso i chili persi sulla bilancia non corrispondono ad una diminuzione di massa grassa, ma anzi la prima ad essere persa è l’acqua e c’è il rischio di perdere anche massa magra. Inoltre una dieta troppo ipocalorica per lunghi periodi può portare il corpo ad un cosidetto “blocco metabolico” e cioè ad un adattamento del metabolismo basale a quel tot di calorie introdotte, producendo un arresto nella perdita di peso.
Quindi diffidiamo dalle diete ipocaloriche standardizzate poiché ognuno ha il proprio metabolismo basale e fabbisogno energetico.
– Diete ipocaloriche ma sbilanciate in termini di macronutrienti.
Ulteriore attenzione deve essere posta al corretto bilanciamento e alla corretta ridistribuzione durante la giornata, dei nutrienti: serve cioè avere un razionale sulla percentuale di carboidrati, proteine e grassi da introdurre per elaborare una dieta ipocalorica considerando lo stato di salute, eventuali patologie e lo stile di vita di una persona.
È quindi fondamentale affidarsi ad un professionista che sappia come elaborare una dieta ipocalorica su misura, sana e bilanciata che miri alla perdita di massa grassa, sostenibile e con la previsione del mantenimento del peso raggiunto evitando l’effetto yo-yo.