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Come mangiano gli studenti fuori sede?

Altro che fast food o cibo spazzatura! Gli studenti italiani si sono rivelati attenti alla loro alimentazione, anche quando si trovano lontani da casa… molto più di quello che possiamo immaginare.

Secondi nella classifica internazionale

La classifica internazionale, stilata sulla base della recente ricerca condotta da Sodexo su oltre 4mila universitari, vede gli italiani al secondo posto tra gli studenti che mangiano più sano: quasi 9 su 10 (87%)  hanno questa abitudine!
Meglio di loro solo gli studenti cinesi (90%); al terzo posto a pari merito spagnoli e indiani (84%).

Le cifre sono confermate dalla percentuale di chi invece non si cura minimamente di ciò che mangia: solo l’1% degli italiani.
Per quanto riguarda lo stile di vita, il 6% degli studenti italiani mangia cibo sano ma senza farne un’imposizione, mentre per il 26% è un aspetto fondamentale della propria vita.
Il 57% degli studenti universitari, quando si trova fuori durante la pausa pranzo,consuma il pranzo al sacco preparato a casa; il 35% pranza invece all’interno delle mense universitarie.
Il cibo rimane comunque una componente fondamentali per i nostri ragazzi: piuttosto che risparmiare sul cibo, gli italiani non uscirebbero con gli amici (43%), abbandonerebbero un hobby (33%) o addirittura non accenderebbero il riscaldamento (13%).

Educazione alimentare e benefici sulla salute

Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza, soprattutto nei più giovani, che alimentarsi in modo sano è un importante investimento a lungo termine per il mantenimento di un buono stato di salute. Questa nuova consapevolezza non è solo italiana, come ci si potrebbe aspettare in quanto culla della dieta mediterranea e di una biodiversità agricola di alta qualità, ma è presente, anche se in percentuali minori, in paesi dove questi presupposti sono poco presenti come USA e Inghilterra. A questa consapevolezza – continua – è connessa la ricerca da parte di una buona percentuale di studenti di trovare cibi a basso contenuto calorico e/o vegani/vegetariani nei locali e nei negozi dell’università

Queste le parole di Paola Palestini, professoressa di Biochimica, coordinatore del master ADA Alimentazione e Dietetica Applicata e membro del Presidio della Qualità Didattica presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca .

Una corretta educazione alimentare, soprattutto se insegnata e praticata sin da piccoli, porta certamente a compiere scelte nutrizionali più accorte anche da adulti e ad essere consapevoli dei benefici che una dieta equilibrata comporta per la salute.

Per questo motivo auspichiamo una sempre maggior collaborazione con Scuola e famiglie per diffondere la cultura della corretta alimentazione, proprio a partire dai più giovani!

 

Fonte notizie: Ansa

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