Eccoci qui, nella stagione in assoluto più bersagliata dalla Diet Culture a rincorrere un modello di corpo (mascherato spesso da un ideale e presunto stato di salute) “degno” della prova costume.
Non si può sentire l’esigenza di adeguare il proprio corpo solo in uno specifico periodo dell’anno, con l’intento puramente estetico; per questo infatti parlare di “dieta estiva” risulta spesso fuorviante.
Di seguito, alcune indicazioni utili e specifiche per questo particolare periodo dell’anno:
- Bere almeno due litri di acqua al giorno in maniera regolare, per contrastare la ritenzione dei liquidi e l’aumento delle temperature, che favorisce una maggiore sudorazione.
- Non saltare i pasti, altrimenti si rischia di cadere in episodi di abbuffata nei pasti successivi, dovuti ad uno squilibrio calorico e di fame-sazietà.
- Integrare sali minerali insieme all’acqua, le cui principali fonti sono la frutta, la verdura o il sale marino integrale. Di quest’ultimo il consumo è da moderare e non da escludere completamente, poiché contribuisce a garantire un corretto bilanciamento elettrolitico. Esso infatti apporta non solo sodio e cloro, ma anche zinco, iodio e magnesio.
- Consumare ad ogni pasto frutta e verdura, dal momento che in estate vi è un’ampia disponibilità, soprattutto delle tipologie di colore rosso-arancione. I colori sono infatti rappresentativi del contenuto di sostanze utili per il nostro organismo. Pensiamo ad esempio alle carote, al melone o alle albicocche: queste tipologie vegetali sono ricche di beta carotene, un pigmento vegetale carotenoide precursore della vitamina A, molto importante per la vista e per la pelle, con un forte potere antiossidante. I suoi effetti aumentano, poi, se assunto in contemporanea con vitamina C ed E e zinco. Il pomodoro o l’anguria sono, invece, due esempi di frutti ricchi di licopene, altro carotenoide dal potere antiossidante, ottimo per contrastare l’invecchiamento cellulare. È sempre importante, del resto, costruire un piatto molto colorato per equilibrare l’approvvigionamento dei diversi nutrienti e sfruttare di conseguenza i loro benefici.
- Fare regolare esercizio fisico che contribuisce allo stato di benessere generale; secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità bastano trenta minuti al giorno di attività moderata (come una passeggiata) per mantenersi in salute.
Come si può osservare, queste indicazioni non si discostano molto da quelle che sono le linee guida per una sana alimentazione, basate principalmente sul variare il più possibile gli alimenti da portare in tavola, e su un’accortezza maggiore all’idratazione.
In generale si deve cercare di prediligere alimenti sostenibili per l’ambiente che seguono la loro stagionalità, ridurre il consumo di farine raffinate, quindi se possibile alternarle con quelle integrali, sfruttando la varietà di cereali che possono essere alla base di numerose preparazioni di piatti freddi, ottimi anche per sostituire i classici (e un po’ noiosi) panini da portare in spiaggia o in montagna.
In ultimo, relativamente alle fonti proteiche, nell’ottica di un’alimentazione di base onnivora, è molto importante alternare il consumo di carne, preferendo pesce, uova e legumi e moderando il consumo di formaggi e affettati.
Sulla base di queste pratiche dietetiche di sana alimentazione generiche, apparentemente esclusive del periodo estivo, è importante che passi il messaggio secondo il quale non esiste una dieta miracolosa, che acceleri il processo di dimagrimento e che prepari alla sola “prova costume”. Questa espressione, se da un lato appare innocua, ha un sottinteso potenzialmente dannoso perché stigmatizzante. Il vero obiettivo è raggiungere uno stato psicofisico in salute, attraverso un regime equilibrato, eventualmente ipocalorico, abbinato ad una costante attività fisica, da seguire 365 giorni l’anno.
Non esistono privazioni o rinunce ai pasti, che, al contrario, aumentano il rischio di subire conseguenze per la propria salute.
Non esistono metodi strani o drastici per raggiungere l’obiettivo prefissato (che non sia il solo conformismo ad un ideale corpo magro e accettato dalla società), ma solo buone abitudini che si consolidano tutto l’anno e non solo in estate.
Pratiche alimentari o prodotti incongrui, che non tutelano lo stato di salute e che trovano ampio spazio nel mercato, alimentano il terrore di non essere abbastanza, con un corpo sempre messo alla prova.
L’aderenza ad un regime dietetico non deve scaturire da un’imposizione sociale basata sulla stigmatizzazione del corpo, bensì da una libera scelta.