Donne e premio Nobel
Sapevate che il premio Nobel si attribuisce dal 1901 e che in tutti questi anni solamente 50 donne sono state insignite di questo prestigioso riconoscimento? Ciò significa, tradotto in percentuale, che la rappresentanza femminile premiata non supera il 4%.
Questa percentuale scende ancora se prendiamo in considerazione il campo delle discipline scientifiche. Solo 17 donne hanno ricevuto un premio Nobel (anche se i premi sono 18: Marie Curie ne vinse infatti due!).
Queste donne sono state sicuramente rivoluzionarie ed hanno faticato molto per la loro carriera, per far valere il loro pensiero e le loro idee: spesso, infatti, si sono trovate osteggiate da un mondo accademico prettamente maschile.
Premio nobel per la Scienza: le protagoniste
Chi sono queste scienziate? Ecco i nomi, la data e la motivazione del premio:
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Dagli anni Ottanta le biologhe erano diventate sempre di più, fino ad arrivare a costituire il 60% della categoria. A questo aumento, però, non è corrisposto il numero di premi conferiti. Bisogna anche chiedersi chi aveva il ruolo di attribuire il Nobel per la medicina e la fisiologia: si tratta infatti dell’Istituto Karolinska di Stoccolma, istituzione non nota per la sua apertura al mondo femminile!
Fortunatamente dal 2000 in poi, hanno cominciato ad essere più frequenti i premi per le scienziate. Sarà un caso che ora faccia parte della commissione anche Harriet Wallberg-Henriksson, una donna?
Rita Levi Montalcini e le scienziate longeve
Al di là delle lotte culturali che hanno dovuto affrontare, queste donne sono accomunate anche da un’altra grande virtù: la longevità.
Molte di queste scienziate sono arrivate a vivere in ottime condizioni fisiche e mentali ben oltre le normali aspettative. Basti pensare alla nostra Rita Levi Montalcini, che ha vissuto 103 anni.
Qual è stato il suo segreto? Sicuramente la vita accademica, per quanto logorante e a volte frustrante, lo studio e la ricerca sono attività che tengono la mente ed il corpo attivi.
A cena con la Montalcini
Un aneddoto personale: qualche anno fa incontrai durante uno dei miei corsi di formazione un professore di biochimica che aveva conosciuto personalmente questa grande donna.
Dovevano collaborare per una ricerca. Una sera, tutto il gruppo di ricerca è andato a cena fuori: si sa, il pasto è convivialità. Tutti hanno ordinato pizza o piatti abbondanti. Ma lei no. Lei ha ordinato una tisana.
Ricordo che il Professore, quando ci raccontava questa scena era ancora imbarazzato. Tutti quella sera avevano pensato che la scienziata non stesse bene e le hanno chiesto come mai di quella scelta ben poco allettante per una cena. La Montalcini stava benissimo e rispose semplicemente: “non sarei mai arrivata a questa età abbuffandomi!”
E noi da nutrizioniste non possiamo che darle ragione!