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Che cos’è la fame emotiva e come la riconosco?

Fame emotiva donna prende cibo da frigo

Ti è mai capitato di tornare a casa dopo una giornata stressante e aver voglia di un pezzo di cioccolato o di dolce? Oppure di essere triste o annoiato e ritrovarti a cercare nella dispensa qualcosa che potesse darti conforto e tirarti su il morale? 

Ecco, questa è la fame emotiva: un modo di mangiare per soddisfare dei bisogni che non sono fisiologici, ma appunto emotivi (di vicinanza, affetto, cura) (per vedere le caratteristiche della fame emotiva vedi articolo rapporto emozioni e cibo).

Alcune emozioni possono renderci più vulnerabili a ricorrere al cibo come strategia di regolazione, ovvero come modalità per gestire quelle sensazioni spiacevoli e cercare di stare meglio. Tipicamente il sentirsi soli, la tristezza, l’ansia, la rabbia e la noia si associano alla fame emotiva. 

Ricorrere alla fame emotiva non è di per sé un problema, anzi! Ad esempio cucinarci il nostro piatto preferito potrebbe permetterci di ricordare quante volte ce l’ha preparato la nostra mamma, la nostra nonna e associare quel momento del pasto a ricordi felici, permettendoci così di stare meglio oggi. Diventa però un problema quando la utilizziamo come modo per non sentire, per tappare dei buchi, per soffocare dei bisogni. Mangiare diventa così automatico e inconsapevole, al punto che potrebbe sembrarci che diventi un impulso più forte di noi e impossibile da gestire. In questi casi quindi, non solo non saremo riusciti a gestire le emozioni negative che ci avevano spinti a mangiare, ma a queste si sommeranno anche emozioni e valutazioni spiacevoli su di noi e sul nostro modo di comportarci.

Dott.ssa
Marta Ferrari

Psicologa e Diet Coach

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