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Nausea, vomito e reflusso. Quali sono i cibi antireflusso e anti vomito: scelte alimentari per combattere il bruciore di stomaco e le problematiche di digestione

cibi antireflusso

Tabella dei Contenuti

Nausea, vomito e reflusso cosa sono

Iniziamo con il fare chiarezza sulle definizioni di questi tre sintomi molto comuni che possono derivare da tantissime cause.

  • La nausea è una sensazione spiacevole di vomito imminente, associata a ipersalivazione, tachicardia, pallore e sudorazione, può precedere il vomito.
  • Il vomito è l’espulsione forzata del contenuto gastrointestinale attraverso la bocca, ed è determinato dalla energica contrazione della muscolatura addominale e dal diaframma associato al rilasciamento del cardias innalzato nel torace, in coincidenza di un’onda antiperistaltica gigante che parte dal digiuno prossimale.
  • Il reflusso, molto simile al vomito, è la risalita del contenuto acido grastrico dallo stomaco nell’esofago attraverso la valvola del cardias incontinente. Può causare bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido.

Da cosa dipendono questi sintomi e cosa può fare il nutrizionista

Le cause di queste tre situazioni sono tante, alcune volte sono facili da comprendere, molto spesso invece sono assolutamente senza una spiegazione logica ma legate ad un discorso emotivo. Per esempio un lutto o una perdita di lavoro possono creare giorni in cui abbiamo sensazione di nausea o reflusso anche senza vomitare, questo è normalissimo, non vuol dire che ci stiamo ammalando, che abbiamo preso un virus o/e che ci verrà la febbre.

Dal punto di vista fisiologico tutto fa capo al sistema nervoso dove troviamo il centro del vomito, dal sistema nervoso centrale parte l’effetto del parasimpatico che gestisce tutti gli effetti dell’apparato gastrointestinale.

Quindi è di fondamentale importanza investigare ogni particolare situazione che può avere sia un processo patologico a monte e tramite il nervo cranico inviare uno stimolo al centro del vomito come sintomo della patologia “x”, sia essere il risultato di processi emotivi forti che stimolano determinate vie neuronali. Cruciale nel ruolo del professionista indagare anche la possibilità di aver ingerito un alimento avariato o qualcosa che non abbiamo digerito e che possa averci scatenato nausea vomito o reflusso, attenzione però a non considerarle come unica causa perchè non è detto che tutto quello che il nostro organismo non riconosce lo vomita, purtroppo questo lo dimostrano bene i bambini piccoli, che ingeriscono di tutto, compresi metalli alle volte, non vomitano ma espellono dalle feci i corpi estranei nelle situazioni più facili oppure hanno bisogno di intervento medico nelle situazioni più complesse.

Noi nutrizionisti possiamo, una volta analizzata l’anamnesi del paziente, intraprendere il percorso nutrizionale più adatto per ogni specifico caso clinico, non c’è una dieta generica per nausea, reflusso e vomito, bisogna curare la patologia che da questi sintomi quando è curabile oppure trovare la strategia migliore, per esempio, nel caso di un paziente in chemioterapia dobbiamo aiutare quella persona a trovare i cibi che danno meno nausea o meno reflusso che di per se avranno per le medicine che devono assumere. Può essere molto utile in questo caso il diario alimentare cioè segnare quale cibo abbiamo mangiato in occasione del reflusso o della nausea per scartarlo, un pò quello che viene fatto anche nei casi di intolleranze o casi di gonfiore legati a particolari alimenti.

 

Cosa evitare in caso di nausea o reflusso

I suggerimenti per stare meglio in caso di nausea, vomito e reflusso sono di evitare di bere durante i pasti perchè stimola ancora di più l’onda peristaltica inversa, limitare cibi particolarmente speziati perchè possono dare fastidio e stimolare l’atto del vomito, in particolare il piccante che può accentuare il reflusso acido così come anche tutti i cibi particolarmente acidi (pomodoro, agrumi, aceto). Eliminare i dolci e l’alcol per la presenza di zucchero altamente concentrato, ricordiamoci che lo zucchero è altamente infiammatorio e può accentuare ogni forma di infiammazione già presente nel nostro organismo. Ridurre a zero cibi grassi (carni rosse, insaccati, formaggi, cibi elaborati) e fritti per le difficoltà digestive in un momento particolare in cui lo stomaco non sta funzionando come dovrebbe. Eliminare il caffè e le sostanze alcaloidi come caffeina e teina per il loro potere irritante.



Cosa è consigliabile fare in questi casi

Una persona per sentire meno la sensazione di nausea o reflusso deve fare pasti piccoli e bere prima del pasto per aiutare lo stomaco alla digestione, bere e mangiare lentamente per iniziare meglio la digestione. Sia nei casi di vomito sia come cibi anti reflusso nei casi di gastrite sono da preferire cibi secchi come cracker o toast o pane biscotto, ricordarsi in caso di vomito di reintegrare i liquidi. Può essere molto utile dare un supplemento di probiotici e prebiotici. 

L’integrazione è veramente suggerita per risolvere problematiche legate all’apparato digerente come anche la stipsi o la diarrea, diciamo che ci aiutano per tutti i sintomi di disbiosi intestinale quindi anche in caso di nausea e reflusso. Assumere dei fermenti per un mese un paio di volte l’anno ci aiuta a mantenere una microflora intestinale sana, la colonizzazione del nostro macrobiota è crescente dallo stomaco al colon quindi è fondamentale sia sana per un ruolo passivo di protezione ed attivo nella gestione del funzionamento dell’appartato digerente. Anche nei bambini ed addirittura nel neonato può essere d’aiuto associare all’alimentazione antireflusso l’integrazione di fermenti, che possono essere consigliati dal pediatra e/o dal nutrizionista.

 

Cosa mangiare per placare il reflusso e migliorare la digestione

L’olio extravergine di oliva è di fondamentale importanza nell’alimentazione funzionale alla digestione perché stimola il flusso biliare, protegge la mucosa gastrica e regola la secrezione degli acidi. Ottimo condimento anche nei casi di gastrite acuta per le sue proprietà lenitive sulle mucose di bocca, esofago e stomaco ed infine per essere un antinfiammatorio naturale.

Per i pasti come pranzo e cena meglio scegliere le proteine, quindi carni e pesci bianchi, che sono di più veloce digestione, però si possono inserire pasta e riso, specialmente la sera, che sono fonte di triptofano, un amminoacido che produce serotonina e quindi rilassa ed attenua i fastidi del reflusso, conciliando anche un riposo migliore.

Come proteine anche le uova possono essere inserite nella dieta antireflusso perché facilmente digeribili, meglio le cotture in camicia e alla coque (non in frittata con verdure per un tempo molto più lungo di digestione).

Tra le verdure io consiglio il consumo di finocchi, carciofi, indivia, zucchine, cardi, agretti e fagiolini che hanno un potere lenitivo per lo stomaco e contengono potassio che aiuta anche il fegato a mantenere una buona saluta dell’organo stesso.

Anche le spezie, come curcuma e zenzero, si sono rivelati ottimi antinfiammatori naturali ed aiutanti validi nei processi digestivi. 

Un articolo molto completo inerente le proprietà dello zenzero della mia collega, dottoressa Terranova, lo potete trovare al seguente link: proprietà dello zenzero.

La frutta fresca per il reflusso è fortemente sconsigliata perché acida e zuccherina, inoltre contiene molta acqua quindi rallenta la digestione ed aumenta il reflusso acido. In questi casi si può mangiare una banana media maturazione oppure mela o pera cotta. 

Ci sono poi delle associazioni che possono aiutare molto la digestione e diventare dei naturali antireflusso, per esempio consiglio di abbinare alla carne la papaya che contiene enzimi digestivi che facilitano la digestione delle proteine della carne.

Cibi Sì

Riso, pasta, avena, farro, miglio, cibi secchi come biscotti secchi, fette biscottate, crackers, olio EVO a crudo, tisane ed infusi a base di finocchio, alloro, camomilla, malva e liquirizia, tra la frutta e la verdura preferire: mela, banana, finocchi, carote, zucchine e cavolo, carni magre (es. pollo, tacchino, coniglio), pesce (es. sogliola, branzino, orata e merluzzo), formaggi magri (es. primo sale, fiocchi di latte, mozzarella, ricotta).

Cibi No

lcolici, bevande o cibi troppo caldi o troppo freddi, pasti liquidi a cena, bevande gassate e zuccherati, menta, brodo di carne, agrumi e succhi di agrumi, cioccolato, pomodoro, cipolla, peperoni, funghi, aglio, bevande contenenti caffeina/teina/cola/guaranà/matè, salse e sughi pronti, frittura, dolci elaborati, prodotti industriali, lieviti, frutta secca, carni e formaggi grassi, uovo crudo, frutti di mare, pepe, alimenti speziati e piccanti, eccesso di sale.



Cibo antireflusso nei bambini

La dieta antireflusso nei bambini è un approccio alimentare volto a ridurre i sintomi del reflusso gastroesofageo, come bruciore di stomaco e rigurgito. Ci sono delle linee guide specifiche molto simili a quelle dell’adulto.

  1. Frazionare i pasti: offrire piccoli pasti frequenti piuttosto che pochi pasti abbondanti.
  2. Evitare cibi che peggiorano il reflusso
  3. Alimenti grassi e fritti: questi possono rallentare lo svuotamento gastrico;
  4. Cioccolato e menta: possono rilassare lo sfintere esofageo inferiore, aumentando il rischio di reflusso;
  5. Cibi piccanti: possono irritare l’esofago;
  6. Cibi ricchi di acqua e acidi: come agrumi e pomodori, possono aumentare l’acidità gastrica;
  7. Bevande gassate e caffeina o teina: possono aumentare la pressione addominale e rilassare lo sfintere esofageo.
  8. Favorire cibi che aiutano a ridurre il reflusso:
    Carne magra: pollo, tacchino, pesce e tagli magri di vitello;
    Verdure: inserirne due porzioni al giorno ma evitare quelle acide come i pomodori;
    Frutta non acida: banane, mele e pere (senza buccia o cotte);
    Grani e cereali integrali: pane integrale, riso, avena;
    Latticini a basso contenuto di grassi: latte scremato, yogurt a basso contenuto di grassi.
  9. Modifiche dello stile di vita
  10. Posizione verticale dopo i pasti: far sedere il bambino in posizione eretta per almeno 30 minuti dopo aver mangiato.
  11. Elevare la testa durante il sonno: utilizzare un cuscino per mantenere la testa del bambino leggermente elevata.
  12. Consultare un medico: se i sintomi persistono o peggiorano, è importante consultare un pediatra o un gastroenterologo pediatrico. Potrebbero essere necessarie ulteriori indagini o farmaci specifici per gestire la condizione.

Ricordiamoci che ogni bambino è diverso e potrebbe reagire in modo diverso ai vari cibi. È utile tenere un diario alimentare per monitorare quali alimenti sembrano peggiorare o migliorare i sintomi del reflusso, lavoro che spesso può essere fatto con l’ausilio di un nutrizionista per bilanciare correttamente l’alimentazione in età pediatrica.

Il reflusso nei neonati

Il reflusso gastroesofageo è comune anche nei neonati e si verifica quando il contenuto dello stomaco risale nell’esofago.

Come capire se un neonato soffre di reflusso?

– Rigurgito frequente
– Irritabilità o pianto durante o dopo la poppata
– Difficoltà a dormire
– Crescita lenta o problemi di aumento di peso
– Tosse o raucedine persistenti
– Apnea o problemi respiratori

Strategie antireflusso nei neonati

1. Piccoli pasti frequenti: Alimentare il neonato con porzioni più piccole e più frequenti per evitare il sovraccarico dello stomaco.

2. Pausa per il ruttino: Fare pause durante l’alimentazione per permettere al neonato di fare il ruttino, riducendo la quantità di aria nello stomaco.

3. Posizione verticale dopo la poppata: Tenere il neonato in posizione verticale per almeno 20-30 minuti dopo la poppata per aiutare a mantenere il contenuto dello stomaco al suo posto.

4. Angolazione del letto: Sollevare la testa del letto del neonato di circa 30 gradi per aiutare a prevenire il reflusso durante il sonno. Utilizzare un cuscino inclinato apposito per neonati.

5. Allattamento al seno: Il latte materno è spesso più facilmente digeribile e può causare meno problemi di reflusso rispetto al latte artificiale.

6. Modifica del latte artificiale: Se il neonato è alimentato con latte artificiale, discutere con il pediatra l’uso di formule anti-reflusso o formule idrolizzate, che possono essere più facili da digerire.

7. Alimentazione lenta: Utilizzare biberon anti-colica o tettarelle con flusso lento per evitare che il neonato ingurgiti troppo velocemente.

Quando consultare un medico?

– Crescita scarsa o perdita di peso: Se il reflusso influisce sulla crescita del neonato, è importante consultare un pediatra.
– Sintomi respiratori persistenti: Tosse cronica, raucedine, o apnea possono essere segni di un reflusso grave che richiede valutazione medica.
– Irritabilità e dolore significativi: Se il neonato sembra soffrire molto a causa del reflusso, potrebbe essere necessario un trattamento medico.

Il reflusso nei neonati spesso migliora con il tempo man mano che il sistema digestivo matura. La maggior parte dei bambini supera il reflusso entro il primo anno di vita. Tuttavia, è sempre importante monitorare i sintomi e consultare un medico per un supporto adeguato.

Conclusioni

Gestire il reflusso gastroesofageo (RGE) attraverso la dieta è una strategia efficace che può migliorare significativamente la qualità della vita. Ecco le conclusioni principali da tenere a mente:

 

Modifiche allo stile di vita

– Limitare il fumo
– Indossare abiti comodi
– Aspettare 2-3 ore prima di andare a letto
– Mantenere un peso sano
– Posizione verticale per 2 ore dopo il pasto
– Elevare la testa del letto

Evitare alimenti trigger

– Cibi grassi e fritti
– Cibi piccanti
– Agrumi
– Pomodori
– Cioccolato
– Caffeina
– Bevande gassate
– Alcol e menta

Identificare e limitare questi alimenti può ridurre la frequenza e la gravità del reflusso.

Preferire alimenti di facile digestione

– Carni magre
– Verdure non acide
– Frutta non acida
– Grani integrali
– Latticini a basso contenuto di grassi
– Cibi ricchi di fibre

 

Seguire una dieta antireflusso richiede attenzione e consapevolezza di come il corpo reagisce a determinati cibi. Lavorare con un nutrizionista può aiutare a creare un piano alimentare personalizzato che riduca i sintomi del reflusso e promuova la salute generale.

 

Una dieta antireflusso ben pianificata, insieme a modifiche dello stile di vita e una possibile integrazione con probiotici e prebiotici, può contribuire significativamente a ridurre i sintomi del reflusso gastroesofageo e migliorare il benessere generale.

FAQ sui Cibi Antireflusso

Gli alimenti antireflusso includono riso, pasta, avena, farro, cibi secchi come crackers e fette biscottate, olio extravergine di oliva, carne magra come pollo e tacchino, pesce bianco come merluzzo e verdure non acide come finocchi e zucchine.

È consigliabile evitare alcolici, cibi speziati e piccanti, agrumi, pomodori, cioccolato, caffè, tè, bevande gassate, carni grasse, fritti e dolci elaborati.

No, è meglio evitare di bere durante i pasti perché può stimolare l’onda peristaltica inversa. È preferibile bere prima dei pasti per aiutare la digestione.

Le banane a media maturazione, mele e pere cotte sono raccomandate perché meno acide e zuccherine rispetto ad altri frutti freschi.

Per i bambini, offrire piccoli pasti frequenti, evitare cibi grassi, cioccolato, menta, cibi piccanti e acidi. Preferire carne magra, verdure non acide, frutta non acida e grani integrali.

L’olio extravergine di oliva, spezie come curcuma e zenzero, e l’integrazione di probiotici e prebiotici possono essere utili per migliorare la digestione e ridurre i sintomi del reflusso.

Nei neonati, offrire piccoli pasti frequenti, tenere il neonato in posizione verticale dopo la poppata, usare formule anti-reflusso se necessario e sollevare la testa del letto per prevenire il reflusso durante il sonno.

Nutrizionista a Padova

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Marta Maerini

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