Il dietista ha una laurea triennale e, per legge, può elaborare piani alimentari su prescrizioni del medico di riferimento. Il nutrizionista, invece, ha una laurea magistrale (5 anni) e può svolgere autonomamente il proprio lavoro senza prescrizione medica.
Il rapporto che si viene a creare tra professionista e paziente necessita di empatia, fiducia e disponibilità. Senza questo non si può avere una buona adesione al piano alimentare suggerito, ma anzi stress ed ansia da prestazione. Per questo i nutrizionisti di Preganziol di Nutrizione Sana sono molto attenti ad avere un rapporto di fiducia con il cliente per raggiungere assieme gli obiettivi.
A prescindere dalla figura professionale che intende scegliere (se nutrizionista o dietista), ciò che conta è avere una valutazione della propria composizione corporea, cioè della massa magra e di quella grassa. Questo lo si può fare attraverso varie metodologie: la plicometria e la bioimpedenziometria sono le valutazioni d’elezione.
Durante un programma di dimagrimento, se si svolge o viene potenziata l’attività fisica, può aumentare la massa muscolare, che in proporzione “pesa di più” a parità di circonferenze, rispetto al grasso.
Un programma nutrizionale che si basa solo sul peso, come valutazione per il proprio dimagrimento non solo non è sufficiente, ma anche dannoso, perché potrebbe significare un dimagrimento muscolare.