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Il topinambur, un tubero alleato della salute

topinambur

Il topinambur è una pianta erbacea perenne che forma tuberi commestibili che si raccolgono in inverno.

Questi tuberi sono molto simili a delle patate ma meno calorici, sono poveri di grassi, ricchi di acqua, vitamine e sali minerali.

Il vero nome del topinambur è Helianthus tuberosus, comunemente chiamato carciofo di Gerusalemme o rapa tedesca, è molto utilizzato in cucina come contorno o per preparare degli ottimi primi piatti. 

Proprietà benefiche

Oltre al suo sapore molto gradevole, il topinambur è anche un ottimo alleato per la salute: esso infatti possiede proprietà antiossidanti con protezione dai radicali liberi e scongiura della comparsa di malattie degenerative con conseguente protezione delle cellule da invecchiamento e ossidazione.

È inoltre ricco in potassio (429 mg su 100 g di prodotto), che lo rende un alleato del cuore regolando il battito cardiaco e contrastando l’eccesso di sodio ed aiuta inoltre la funzionalità renale tramite l’espulsione del citrato. 

Il topinambur, soprattutto sotto forma di farina, rappresenta un rimedio naturale nel contrastare la stipsi e facilitare la digestione con la stimolazione delle secrezioni biliare che facilitano le funzioni intestinali.

Altra caratteristica vincente di questo tubero è rappresentata dall’alto contenuto di inulina, ovvero un frutto-oligosaccaride che, da studi di letteratura, sembra migliorare la glicemia, i profili lipidici (contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo) e immunologici con una riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare legati a soggetti affetti da diabete di tipo 2.

A chi è adatto il Topinambur?

Questo tubero, come d’altro canto anche le patate, è privo di glutine e quindi adatto anche alle persone che soffrono di intolleranza al glutine o celiache.

L’unica accortezza è di non eccedere nel consumo in quanto un eccesso di topinambur può provocare flatulenza o addirittura dissenteria.

Come si cucina?

Il topinambur si presta a numerosi tipi di cottura, esso infatti può essere cotto a vapore, lessato, cotto al forno

L’importante è lavarlo bene sotto l’acqua corrente prima di cucinarlo così da rimuovere gli eventuali residui di terra (si tratta pur sempre di un tubero che cresce sottoterra!).

Dott.ssa
Francesca Ballin

Biologa Nutrizionista

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